La crisi dell'auto si allarga
all'indotto e alla componentistica. Il fornitore automobilistico
tedesco Schaeffler ha annunciato la soppressione di 4.700 posti
di lavoro in Europa e la chiusura di due stabilimenti.
"Questa è la risposta dell'azienda al difficile contesto di
mercato, alla crescente concorrenza globale e alla continua
trasformazione, in particolare nel settore dei fornitori
automobilistici", ha spiegato in una nota il gruppo, specialista
in cuscinetti per l'industria automobilistica. L'annuncio arriva
un mese dopo la fusione con il produttore di apparecchiature
Vitesco, che Schaeffler aveva avvertito avrebbe portato a tagli
di posti di lavoro.
Il piano di tagli corrisponde al 3% del monte salari del
gruppo, che dopo la fusione conta 120.000 dipendenti, e dovrebbe
consentire di ridurre i costi di circa 290 milioni di euro
all'anno entro la fine del 2029. Le riduzioni di personale
riguarderanno principalmente dieci stabilimenti in Germania e
altri cinque in Europa, tra il 2025 e il 2027.
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