I risultati semestrali di Stellantis, comunicati al mercato a fine luglio, con un utile in forte calo, hanno colto di sorpresa alcuni azionisti americani che ritengono di essere stati tratti in inganno, di non aver avuto in anticipo informazioni utili per poter comprendere il reale andamento dei conti. Il gruppo automobilistico "è stato citato in giudizio da azionisti che affermano che la casa automobilistica li avrebbe ingannati nascondendo l'aumento delle scorte e altre debolezze, prima di pubblicare risultati deludenti che hanno causato il calo del prezzo delle azioni". La notizia è stata diffusa da Reuters che la riporta sul suo sito internet. "La denuncia, presentata presso il Tribunale federale di Manhattan, sostiene che Stellantis avrebbe gonfiato artificialmente il prezzo delle sue azioni per gran parte del 2024, facendo valutazioni 'eccessivamente positive' su scorte, pricing power, nuovi prodotti e margine operativo' e "che la verità è emersa il 25 luglio", in particolare per il forte calo dell'utile operativo rettificato, quando Stellantis ha comunicato al mercato i risultati della prima metà del 2024.
L'azione legale coinvolge direttamente anche il ceo Carlos Tavares e la cfo Natalie Knight. Reuters riporta la posizione di Stellantis: "Questa causa è priva di fondamento e l'azienda intende difendersi vigorosamente". Si ricorda inoltre come "negli Stati Uniti è frequente che gli azionisti facciano causa alle società dopo un inatteso calo del valore delle azioni". Stellantis ha comunicato lo scorso 25 luglio di aver chiuso il semestre con un utile netto di 5,6 miliardi di euro, in calo del 48% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente "soprattutto per la diminuzione dei volumi e del mix, i cambi meno favorevoli e i costi di ristrutturazione". L'utile operativo rettificato è si è attestato a 8,5 miliardi di euro, in calo di 5,7 miliardi, -40%, "per effetto essenzialmente del decremento in Nord America". I ricavi netti pari a 85 miliardi, si sono ridotti del 14%. "La performance della società nella prima metà del 2024 è stata inferiore alle nostre aspettative - aveva commentato in quell'occasione il ceo Tavares - riflettendo un contesto settoriale difficile ma anche problematiche operative aziendali. Mentre da un lato si rendevano necessarie azioni correttive, ora in fase di esecuzione, dall'altro abbiamo avviato un'offensiva sui prodotti, che prevede non meno di venti nuovi modelli da lanciare nel corso dell'anno, e che offrirà maggiori opportunità quanto più eseguita bene. Abbiamo molto lavoro da fare, soprattutto in Nord America, per massimizzare il nostro potenziale a lungo termine".
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