Volkswagen potrebbe rivedere a breve uno dei 'pilastri' della sua strategia, cioè la presenza industriale e commerciale in Cina. Questo perché la sua posizione tra i migliori marchi in quell'importante mercato non potrà essere mantenuta di fronte alla forte concorrenza dei produttori nazionali.
Ad anticiparlo è stato lo stesso ceo del Gruppo Oliver Blume nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz).
"L'azienda deve abbandonare i suoi sogni utopici di rimanere tra i marchi più venduti in un Paese - ha detto - in cui molte Case automobilistiche nazionali godono del sostegno statale e dei sussidi che consentono loro di tagliare i prezzi".
Blume ha spiegato nell'intervista al Faz che Volkswagen "non può tenere al momento il passo ai vertici della classifica" nel mercato cinese, ma che la sua posizione potrà migliorare con il previsto debutto di nuovi modelli su una gamma più ampia nei prossimi anni.
"Poter mantenere in un mercato cinese che è in rapida crescita una quota a due cifre nel lungo termine - ha detto - questo è già un obiettivo di tutto rispetto".
Rispetto al picco del 18% nel 2018 la quota di Volkswagen in Cina è scesa ad appena il 14% nel 2023, a causa dell'enorme diffusione di prodotti di marchi cinesi con prezzi convenienti.
Con un'ambizione realistica di una quota di mercato appena superiore al 10%, resta da vedere come gli azionisti della Casa di Wolfsburg - in occasione della prossima assemblea generale - valuteranno questa riduzione dei potenziali ricavi di vendita.
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