Porsche mette in archivio un 2023 di successo e punta a crescere ancora, con quattro nuovi lanci nel 2024, ma soprattutto mette nel mirino il 2030 e una produzione che vedrà l'elettrico farla da padrone. A evidenziarlo il ceo di Porsche Oliver Blume, intervenendo durante la presentazione dei conti 2023 a Lipsia.
"La sostenibilità per Porsche non è solo uno slogan e la nuova Macan totalmente elettrica ne è la prova. L'obiettivo del gruppo è di arrivare nel 2030 con l'80% delle vetture consegnate che siano elettriche, con anche la catena di produzione che deve essere net zero entro il 2030" ha detto Blume, che si è spinto oltre. "Ovviamente i nostri obiettivi dipendono anche dalla richiesta del mercato, da come si sviluppa l'infrastruttura a livello globale. Ma siamo convinti che la mobilità elettrica sia un dovere verso la società e non si può tornare indietro".
E se il futuro è elettrico, il recente passato è stato positivo per la Casa tedesca, che ha chiuso il 2023 con un fatturato di 40,5 miliardi, registrando una crescita del 7,7% rispetto all'esercizio al 2022. L'utile operativo del gruppo è aumentato del 7,6% a 7,3 miliardi di euro. Nonostante le interruzioni nelle catene di approvvigionamento globali, l'alta inflazione e gli investimenti straordinari la redditività operativa del gruppo è rimasta stabile al 18,0%.
Dati che, però, potrebbero peggiorare nel 2024, come ha ammesso Lutz Meschke, direttore finanziario di Porsche, evidenziando come con rinnovo completo della sua gamma di prodotti nel 2024, le condizioni economiche globali, i costi di sviluppo e gli investimenti continui, Porsche prevede un margine operativo del gruppo che dovrebbe scendere nell'intervallo del 15 al 17 per cento per l'anno 2024. "Nel medio termine, manteniamo la nostra previsione di un margine operativo di vendita di circa il 17-19 per cento. E, a lungo termine, puntiamo a un margine operativo superiore al 20 per cento" ha dichiarato Lutz Meschke.
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