Toyota riavvierà il prossimo lunedì
le linee di produzione sospese nel Giappone centrale a seguito
dello scandalo sulle manomissioni dei test di sicurezza che ha
coinvolto la controllata Daihatsu. La decisione arriva dopo il
via libera del Ministero dei Trasporti - che in precedenza aveva
revocato il divieto di spedizione dei motori prodotti, causando
l'interruzione delle operazioni sul mercato domestico e
all'estero. Martedì Toyota ha dichiarato che il riavvio
riporterà i suoi impianti domestici alla piena capacità
produttiva. Lo scorso dicembre la maggior casa auto mondiale
aveva chiuso sei catene di produzione in quattro fabbriche in
Giappone, interrompendo le spedizioni di veicoli come il Land
Cruiser 300 e l'Hiace. Il 13 febbraio ha ripreso parzialmente la
produzione, ma le linee di due stabilimenti nelle prefetture di
Mie e Gifu erano rimaste sospese. I funzionari del ministero dei
Trasporti nipponico hanno revocato il divieto martedì, dopo aver
confermato che i motori soddisfano gli standard di
certificazione. Separatamente Toyota ha reso noto che la
produzione globale di veicoli è aumentata del 7% a gennaio,
segnando un incremento su base annua per il tredicesimo mese
consecutivo, trainata dalla domanda nel Nord America. L'output
nel primo mese del 2024 è salita a 740.330 veicoli, mentre le
vendite mondiali sono aumentate di circa l'11% rispetto al
periodo di riferimento dell'anno precedente, grazie alla
crescita sui mercati esteri che ha compensato il calo del
fatturato in Giappone. Entrambe le cifre includono il marchio di
lusso Lexus.
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