"La sostenibilità non è
solosostenibilità ambientale, ma anche economica e temporale:
economica per i suoi riflessi sull'economia e temporale,
intendendo il tempo con cui riusciamo a raggiungere gli
obiettivi posti. Agli obiettivi europei di sostenibilità ci si
potrà avvicinare solo adottando un approccio integrato,
coniugando politiche diverse in grado di condizionare
comportamenti sostenibili alla guida o di favorire una maggiore
diffusione di diversi vettori energetici, dall'elettrico ai
biocarburanti". Lo ha detto l'amministratore delegato di
Autostrade per l'Italia Roberto Tomasi, intervenendo
all'iniziativa organizzata da Most sulla mobilità sostenibile a
Milano. "In Italia - ha proseguito - sui 6 mila chilometri della
rete autostradale, transitano di media ogni giorno 6 milioni di
veicoli. Il 90% di persone e merci si muove su strada e le
autostrade rappresentano il 3% di tutta la rete stradale: ma su
questa quota gira il 30% di persone e merci. Le autostrade sono
un'infrastruttura nevralgica della vita del Paese e, partendo
dal presupposto che non potremo fare a meno del trasporto su
gomma almeno per i prossimi decenni, stiamo lavorando per una
mobilità che sia sempre più sostenibile". "L'autostrada italiana
- ha aggiunto Tomasi - è il quarto paese in Europa per
estensione ed è al primo posto per chilometri di viadotti e
numero di gallerie. I numeri ci dicono che la nostra
infrastruttura è la più utilizzata, la più complessa e la più
datata d'Europa. La rivoluzione della mobilità non può
prescindere dalla rigenerazione delle infrastrutture: per questo
stiamo siamo impegnati nell'ambito del piano industriale di
Autostrade per l'Italia, con investimenti tra potenziamento e
ammodernamento della rete per oltre 21 miliardi e mezzo. Un
piano che è oggi nel pieno della sua realizzazione".
A proposito delle ipotesi circolate su un possibile
coinvolgimento di Salini in un eventuale riassetto di Aspi,
Tomasi ha così commentato. "Come detto, le diverse voci
circolate in questi giorni non fanno altro che confermare la
solidità della nostra azienda, vista oggi da più parti come
attore imprescindibile per mettere a terra le opere cruciali del
paese". Oggi i soci di Aspi sono Macquarie e Blackstone (24,5%
in maniera paritetica) e Cdp Equity (51%). "Del resto il gruppo
Aspi, nell'ambito di un grande piano di trasformazione, ha
sviluppato in questi anni una compagine unica, con competenze
che vanno dall'alta ingegneria e le costruzioni, fino allo
sviluppo di tecnologie sempre più avanzate. Una realtà
affidabile, fatta di uomini ed esperienza, al servizio del
Paese. Noi continuiamo a lavorare per restituire all'Italia una
rete autostradale sempre più moderna e sostenibile, elemento
cardine per lo sviluppo economico e sociale del paese. Questo è
oggi il nostro impegno", ha aggiunto Tomasi a margine di un
evento sulla mobilità sostenibile organizzato da Most a
Milano.
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