Un risarcimento miliardario a
favore della Tata Motors dovrà essere pagato dalla West Bengal
Industrial Development Corporation, agenzia statale del Bengala
Occidentale.
Lo ha fatto sapere la casa automobilistica in un comunicato
in cui informa che un collegio arbitrale ha chiuso così la causa
decennale intentata al Bengala Occidentale che, nel 2008, la
costrinse ad interrompere i lavori per uno stabilimento a Singur
in cui sarebbe stata prodotta la "Nano", la mini utilitaria
presentata come "l'auto della gente" che in pochi mesi dal
lancio sul mercato si rivelò un flop commerciale.
Interrotti i lavori a Sangur, la Tata Motors si spostò dal
Bengala al Gujarat dove realizzò un altro stabilimento nel
distretto industriale di Sanand e produsse lì alcuni milioni di
esemplari di Nano, poi rimasti inveduti.
Secondo il governo del Bengala Occidentale, tuttavia,
l'arbitrato non chiude la vicenda: "Faremo ricorso all'Alta
Corte" hanno detto da Kolkata.
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