Stellantis ha raggiunto un
accordo preliminare con il potente sindacato dei metalmeccanici
americani per il rinnovo del contratti di lavoro. L'intesa,
secondo indiscrezioni, è simile a quella spuntata nei giorni
scorsi da Ford e include un aumenti dei salari medio del 25%.
L'accordo, che non è stato ancora annunciato ufficialmente e
che dovrà essere ratificato dai 43.000 dipendenti di Stellantis,
mette fine allo sciopero che da sei settimane sta paralizzando
l'intera industria automobilistica americana. L'intesa di
Stellantis oltre ad aumenti del 25% include adeguamenti al costo
della vita e diverse concessioni, quali il mantenere aperto
l'impianto di motori a Trenton, Michigan, e produrre una nuova
vettura allo stabilimento in Illinois.
Con gli accordi di Ford e Stellantis sale la pressione su
General Motors, l'unica casa automobilistica di Detroit a non
aver ancora chiuso la partita con il United Auto Workers. Le
trattative proseguono e le parti si augurano di raggiungere
un'intesa a breve così da mettere un punto allo sciopero, che Gm
ha stimato costarle 200 milioni di dollari alla settimana.
Il Uaw per la prima volta nella sua storia ha deciso di scioperare contemporaneamente a tutte e tre le case di Detroit e di farlo progressivamente. Il numero degli impianti coinvolti nello stop è stato infatti annunciato di settimana in settimana, giocando sull'effetto sorpresa e aumentando la pressione sulle società.
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