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Fca, via libera di Intesa al prestito. Tutto per l'Italia

Ora si aspetta garanzia Sace e decreto Mef. Titolo brilla

Amalia Angotti MILANO

Arriva il via libera di intesa Sanpaolo al prestito da 6,3 miliardi di euro a Fiat Chrysler. Sarà tutto dedicato alle attività italiane del gruppo e permetterà a Fca di retribuire i dipendenti, di pagare i fornitori strategici per la produzione nelle fabbriche italiane e di mettere in sicurezza la realizzazione degli investimenti, in particolare quelli dedicati allo sviluppo e all'elettrificazione dei nuovi modelli. Il consiglio di amministrazione di Intesa Sanpaolo ha approvato il finanziamento perché lo considera fondamentale per la filiera italiana dell'automotive. La delibera sarà efficace appena arriverà la garanzia pubblica, riconosciuta da Sace, pari all'80% dell'ammontare e una volta completato l'iter contrattuale con Fca Italy. Tale garanzia sarà oggetto di un decreto del Mef e sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dopo l'approvazione da parte della Corte dei Conti, così come previsto dal decreto Liquidità.

A Piazza Affari brilla il titolo Fca che segna un +3,4% Per garantire il rispetto degli impegni assunti, in particolare quelli relativi al pagamento dei fornitori strategici, Intesa Sanpaolo ha definito un meccanismo innovativo che prevede l'utilizzo di conti correnti dedicati per la retribuzione dei dipendenti, i pagamenti dei fornitori e il supporto degli investimenti, così da assicurare sostegno alla filiera. L'intervento avrà "rilevanti ricadute in termini di occupazione, investimenti e innovazione sostenibile".

La ripresa delle attività della filiera auto in Italia - fatta di tante aziende fornitrici di piccole e medie dimensioni - in una fase di ripartenza complessiva dell'attività economica del Paese, potrà agire da "volano anche in chiave più ampia" per affrontare il difficile contesto generato all'epidemia Covid-19". La Fiom ricorda che "in tutta Europa i principali governi stanno intervenendo per mettere in sicurezza l'industria dell'automotive" e chiede al governo "di convocare al più presto un incontro con i sindacati sul futuro occupazionale di Fca e di farsi promotore di un piano presso l'Unione Europea e in particolare con il Governo francese sul settore della mobilità. E' un momento storico, lo Stato non lasci soli le lavoratrici e i lavoratori del settore". Qualche polemica ancora sul versante politico. Per Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, "è una sconfitta della linea portata avanti nella maggioranza dal Movimento 5 Stelle e dalla sinistra radicale", mentre Fabio Rampelli di Fdi chiede al governo di "non firmare nessuna cambiale in bianco"

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