Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio hanno confermato lo sciopero di 48 ore delle Aree di Servizio della viabilità autostradale ed assimilabile, già fissato dalle ore 22.00 del prossimo 12 maggio, fino alla stessa ora del 14. E' quanto annunciano in una nota
"I gestori - si legge in una nota delle organizzazioni - non chiedevano altro che condividere responsabilità e oneri con il Governo e l'intera filiera composta da tanti soggetti economici -concessionari autostradali primi fra gli altri- con ben altra solidità ed una incommensurabilmente maggiore remunerazione. A nulla è valso resistere pazientemente e stringere i denti in tutto questo periodo, moltiplicando appelli e sollecitazioni. Ora, con il termine della fase acuta dell'emergenza, avendo in tutta coscienza adempiuto interamente alla responsabilità di cui è fieramente portatrice, la categoria non ha altra risorsa che tornare ad agitare gli strumenti della protesta, a sostegno delle proprie legittime rivendicazioni".
Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio si dicono infine convinte che i cittadini "comprendano le loro giuste motivazioni, che sono poi quelle che similmente agitano anche moltissimi di loro".
Protesta l'Unione Nazionale Consumatori: lo sciopero di 48 ore degli impianti di benzina in programma il 13 e 14 maggio nelle aree di servizio autostradali "è illegittimo" e " viola la regolamentazione del settore adottata dalla Commissione di garanzia con deliberazione n. 01/94 del 19.07.2001 e pubblicata in G.U. n. 179 del 3.8.2001". "In questo grave momento per il Paese, uno sciopero dei benzinai non solo è un atto inaccettabile, ma contrario alla regolamentazione del settore dei carburanti, che prevede che le agitazioni, quand'anche fossero già regolarmente in corso, 'debbono essere immediatamente sospese in caso di avvenimenti eccezionali di particolare gravità o di calamità naturali', come è, ovviamente, l'emergenza che sta vivendo il Paese per via del Coronavirus". "Chiediamo, quindi, al Governo, esperito il tentativo obbligatorio di conciliazione previsto dall'art. 8 della legge n. 146 del '90, di adottare l'ordinanza per disporre il differimento dell'astensione collettiva a quando sarà finita l'emergenza Coronavirus".