Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Coronavirus, giù mercato auto Usa a marzo per pandemia

Male coreani e giapponesi, in calo anche Fca e VW

Redazione ANSA ROMA

L'emergenza Coronavirus frena anche le vendite di auto negli Stati Uniti dove alcuni marchi, come Mazda, Hyundai e VW mettono a segno, a marzo, un meno 40% delle vendite. Secondo i siti statunitensi che riportano i risultati di vendite, il calo legato all'emergenza Covid-19 era già atteso. A partire dal colosso GM: la società ha consegnato 618.335 veicoli nel primo trimestre, con un calo di circa il 7% rispetto allo scorso anno. Gran parte del calo è stato attribuito proprio ai numeri di marzo, in quanto si è notato che l'intero settore ''ha subito cali significativi'' a causa della diffusione del virus. Nonostante il ribasso complessivo delle vendite, ci sono stati punti positivi per quanto riguarda alcuni modelli, come la Chevrolet Silverado e la GMC Sierra che hanno registrato rialzi.

Anche la Chevrolet Bolt è cresciuta del 36,1% e la Spark ha visto un aumento delle vendite del 45,6% a 9.352 unità.

Le vendite di Fca - riporta ancora il sito Carscoops - sono diminuite del 10%, dopo un forte slancio registrato a gennaio e febbraio. Le vendite sono calate dalle 498.425 unità dell'anno scorso a 446.768 del primo trimestre 2020. Il calo ha riguardato tutta la gamma tranne il pick up Jeep Gladiator e il truck Ram.

A questi si aggiunge anche il Dodge Durango che ha registrato un aumento del 5% a quota 17.805 unità. Numeri non positivi invece per le Jeep Wrangler, Renegade, Compass, Cherokee e Grand Cherokee. Male anche i coreani di Hyundai che a marzo hanno visto cala le vendite del 43%, anche a causa della sostanziale interruzione delle attività per colpa della pandemia. Tutto questo ha contribuito al calo delle vendite che sono passate da 147.585 del primo trimestre 2019 a 130.875 dello stesso periodo di quest'anno. La diminuzione ha interessato anche Volkswagen le cui vendite a marzo sono scese del 42%. A gennaio e febbraio l'aumento era stato del 9,4% ma questa buona performance è stata decisamente spazzata via dalla situazione di marzo. Il marchio ha venduto 75.075 veicoli nel trimestre con un calo del 13% rispetto all'anno scorso. L'unico modello che ha registrato una crescita è stata la Golf R che è salita del 448% a quota 789 unità. Per quanto riguarda i marchi premium, le vendite di Porsche sono diminuite del 20,2% nel trimestre a quota 11.994 unità.

Le consegne di Infiniti nel primo trimestre si sono attestate invece a 25.558 unità con un calo del 25,5% rispetto allo scorso anno. È andata ancora peggio a Nissan che ha registrato una diminuzione del 30% a 232.048 unità nel trimestre. Gli unici modelli che hanno contrastato la tendenza negativa sono stati il Pathfinder, il Murano e l'NV200. Per quanto riguarda l'emisfero giapponese, le vendite di Mazda sono calate del 41,8% a marzo (-4,5% nel trimestre). Mitsubishi, infine, ha riportato un calo ancora maggiore poiché nel terzo mese dell'anno le consegne sono scese del 52%, il calo trimestrale è stato invece del 15,5%.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Modifica consenso Cookie