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Volkswagen-Ford, vantaggi e risparmi da pick-up e furgoni

Segmenti molto redditizi, finanzieranno EV e innovazione

Redazione ANSA

 Le 'famiglie' si conoscono bene e collaborando negli scorsi anni (una delle più recenti, la JV avviata a Setubal in Portogallo nel 1995 per la produzione in comune, con capacità di 190.000 unità all'anno, dei minivan Galaxy e Sharan) avevano dimostrato di parlare lo stesso linguaggio industriale e puntare con determinazione alla stessa ottimizzazione dei costi.

L'annunciata cooperazione tra Ford e Volkswagen parte dunque con il passo giusto. Quanto programmato, cioè una stretta collaborazione tra i due colossi sul fronte dei pick-up e dei veicoli commerciali leggeri e medi, ha infatti una forte valenza economica, vista l'importanza dei segmenti, che fornirà i propri frutti in termini di risparmi e sinergie non appena saranno sul mercato i primi modelli 'condivisi'.

Le tesorerie a Dearborn e a Wolfsburg ne avranno giovamento - in base alla road map comunicata da Ford e Volkswagen oggi - a partire da 2023 ma i risparmi nella ricerca e negli investimenti si faranno sentire prima. Con pick-up e furgoni sviluppati e prodotti in comune i due nuovi 'alleati' avranno l'opportunità di rimediare a carenze delle rispettive gamme e, soprattutto, di spalmare su numeri più elevati gli investimenti necessari per le prossime generazioni di veicoli commerciali e per il tempo libero.

Oggi Ford può contare sostanzialmente su quattro famiglie di modelli di questo tipo: i pick-up Ranger e F150 (rispettivamente da 1 tonnellata di portata e oltre) e i furgoni Transit Connect e Transit, oltre alla furgonetta Courier.

Volkswagen ha una gamma con struttura paragonabile nei furgoni (Transporter e Crafter) e nelle furgonette (Caddy), ma decisamente più debole nei pick-up con il solo Amarok. Volkswagen sta per introdurre in Brasile anche un modello di taglia più piccola, basato sulla piattaforma MQB (quella della Golf, per intenderci) e mirato specificamente per far concorrenza al Fiat Toro, leader in quel mercato. Ford è già pronta con le versioni elettrificate del Transit, così come Volkswagen lo è per Crafter, ma è evidente che la sinergia prospettata potrebbe portare a una gamma di furgoni elettrici da 1 tonnellata su piattaforma MEB del Gruppo tedesco (quella del Bulli, che sarà prodotto in Messico) e modelli più grandi sull'architettura Transit.

Oltre a puntare a quote di spicco nei furgoni e nei pick-up di differente taglia, i due nuovi 'alleati' avranno contemporaneamente l'opportunità di condividere elementi costruttivi e capacità industriali in ambito suv. Si tratta, evidentemente, di una fase 2, che non è descritta nella bozza odierna (in cui si parla solo di possibili altre cooperazioni su veicoli elettrici e a guida autonoma) ma che appare essere una logica evoluzione di questa JV.

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