Stanno per partire i cantieri della Bicipolitana bolognese per collegare Bologna ai 12 comuni dell'hinterland attraverso ciclabili di transizione che permetteranno ai cittadini di spostarsi su due ruote per motivi di lavoro, studio o svago tra il capoluogo e la prima cintura e viceversa.
Il progetto è stato illustrato questa mattina in Città metropolitana dal Consigliere delegato alla Mobilità Sostenibile Marco Monesi e da diversi sindaci e amministratori del territorio.
Il primo cantiere partirà il 15 ottobre a San Lazzaro di Savena, poi a novembre a Granarolo e a seguire in altri 10 comuni fino alla primavera quando verranno conclusi tutti i cantieri.
Grazie alla realizzazione di queste nuove connessioni (19,6 km in tutto per 900mila euro di investimento suddiviso tra Città metropolitana e Comuni) le direttrici principali della Bicipolitana bolognese saranno così pedalabili in continuità per circa 130 km: 9,4 km dal confine Ozzano-San Lazzaro alla tangenziale delle bici di Bologna, 8 Km da Casalecchio a Bologna, 10 km da Granarolo a Bologna, 6,2 km da Anzola dell'Emilia a Bologna, 13 km da Calderara di Reno a Bologna, 13 km da Zola (Ponte Ronca) a Bologna ecc. mentre per le linee Bologna-Crevalcore e Bologna-Galliera i km percorribili in continuità dal capoluogo saranno di più, rispettivamente 23 e 29,5, perché a breve verranno aperte rispettivamente la Ciclovia del Sole e la Grande Ciclabile Reno Galliera.
La Bicipolitana bolognese connetterà dal capoluogo tutti i principali centri abitati, poli produttivi e funzionali del territorio metropolitano. Si estenderà per quasi 1.000 km di cui 493 km (145 già esistenti) sulle principali direttrici di spostamento. La rete portante è composta da queste 10 direttrici principali, 2 territoriali nell'imolese e 4 trasversali oltre alle tangenziali di Bologna