Con un eccesso di valutazione, Ding Lei e Phil Murtaugh - fondatori della startup cinese Human Horizon - hanno parlato nei giorni scorsi a Shanghai della loro nuova auto elettrica HiPhi 1 come un prodotto fortemente innovativo in quanto basato sulla Human Oriented Architecture.
Questo crossover premium, dalla linea avveniristica, sembra però essere molto più orientato al mercato e alle tendenze che possono determinare presso la clientela cinese, in assenza di un un brand forte, il successo di un nuovo prodotto. L'idea HiPhi 1, comunque, è sicuramente diversa e - ammesso che tutto, nel modello di normale produzione, possa funzionare perfettamente - fa 'invecchiare' le Tesla come quando si mettono fianco a fianco un telefonino e uno smartphone di ultima generazione. Prerogative che si possono valutare in un video (https://www.youtube.com/watch?v=BYymil2uZjA) realizzato per il lancio dalla Human Horizon.
HiPhi 1, che ha alle spalle la coppia Lei-Muraugh che hanno guidato la JV cinese tra GM e Saic Motors, è infatti una via di mezzo tra un veicolo del prossimo decennio e una consolle per video-giochi, il tutto con un'autonomia elettrica che (se effettivamente disponibile) arriverebbe al valore record di 640 km. Molti i punti 'forti' del nuovo crossover, dalla aerodinamica attiva che si avvale perfino di pinne verticali in stile F1 alla accessibilità in abitacolo con 6 aperture (due porte anteriori classiche e due doppie porte posteriori, in modo da sollevare il tetto) passando per gadget elettronici e illuminotecnici, come il fari Led che possono proiettare frasi o disegni davanti alla vettura (in realtà una invenzione di Audi).
L'abitacolo risponde perfettamente ai gusti dei cinesi - che dimostrano il loro livello sociale viaggiando con l'autista - privilegiando la comodità delle poltrone posteriori e mostrando, davanti al guidatore e al passeggero anteriore, una enorme interfaccia digitale. Ci sono 3 grandi display, di cui quello centrale in posizione verticale (come nelle Tesla) su cui 'girano' oltre ai programmi di gestione della vettura e di intrattenimento, anche quelli per l'interfaccia uomo-macchina e quelli per l'e-commerce, un plus graditissimo dalla clientela locale, il tutto basato su una rete di comunicazione abilitata 5G-V2X.
Poche le informazioni sulla tecnica e le prestazioni, a parte appunto la batteria da 96 kWh che è alla base dei 640 km di autonomia, la guida autonoma di livello 3 e la capacità di scattare da 0 a 100 km/h in 3.9 secondi. Per la produzione la Human Horizons ha scelto uno stabilimento a Yancheng, nella Cina orientale, già di proprietà della JV tra Kia Motors e Dongfeng Motor Group e ora non più attivo.