Per estendere la gamma Porsche verso il basso, considerato il salto tecnologico, di potenza, e di prezzo, della 911 apparsa nel 1963, la casa tedesca aggiunse in listino, dal 1965, la 912. Meno potente della 911, aveva una 4 cilindri boxer 1.6 derivato da quello della 356 "C" ma dotato carburatori Solex che le consentivano di innalzare la potenza da 75 a 90 CV. La migliore distribuzione dei pesi le consentì di avere una migliore tenuta di strada rispetto alla 911, con performance, per l'epoca, interessanti, visto che aveva una massa di appena 970 kg e raggiungeva una velocità massima di 185 km/h.
Per abbattere i costi, la dotazione fu ridotta in confronto a quella della 911. Il cambio, infatti, era manuale a 4 marce, mentre quello a 5 marce era optional, e la strumentazione poteva contare, fino al 1968, su 3 elementi in luogo dei 5 presenti sulla 911.
Proposta anche in versione Targa, la 912 fu prodotta fino al 1969 in oltre 30.000 esemplari e, nel 1968, arrivò il restyling che comportò un aumento del passo di 57 mm.
Da segnalare che tra il 1975 ed il 1976 fu prodotta la 912 E, non venduta in Europa, con motore d'origine Volkswagen portato a 2 litri, dotato di iniezione elettronica, ed accoppiato ad un cambio manuale a 5 rapporti, che produceva una potenza di 90 CV.
Questa variante, realizzata in soli 2.100 esemplari, per la sua rarità, è molto apprezzata dai collezionisti.
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