Sono state molto numerose anche
nel 2022 le aggressioni alle forze di polizia durante i
controlli sulle strade e del territorio. Secondo i dati
dell'Osservatorio 'Sbirri Pikkiati' dell'Asaps, l'Associazione
sostenitori della Polstrada - che registra i soli attacchi
fisici che hanno provocato lesioni refertate al pronto soccorso
agli operatori di polizia durante i controlli su strada - gli
episodi sono stati 2.678, pochi di più dell'anno precedente,
2.655 (+0,9%).
Nel 2022 il maggior numero di aggressioni ha riguardato la
Polizia di Stato con 1.289 attacchi, pari al 47,2%, in
diminuzione rispetto al precedente 49,5%; viene poi l'Arma dei
Carabinieri con 1.054 (38,6%). Seguono gli attacchi alla Polizia
Locale, con 241 aggressioni pari all'8,8%, in leggerissimo calo
rispetto al 9% dell'anno prima. Il 5,4% ha riguardato altri
corpi. Il 42,6% delle aggressioni è avvenuto nelle regioni del
nord, il 30,4% al sud e il 26,9% al centro. 981 gli episodi che
hanno visto come protagonisti stranieri (36,6%). In 737 attacchi
(27,5%) l'aggressore è poi risultato ubriaco o drogato. In 470
aggressioni (17,5%) è stata utilizzata un'arma propria o
impropria: bastoni, oggetti o la stessa vettura utilizzata per
travolgere l'agente.
"Di tutto questo - commenta il presidente dell'Asaps,
Giordano Biserni - l'opinione pubblica non è sufficientemente
informata e la stessa politica sembra non averne esatta
percezione. L'applicazione delle leggi è spesso interpretata in
modo sfavorevole per il complesso lavoro di contrasto delle
forze dell'ordine. Posizione preoccupante che rischia di
innescare una latente demotivazione degli operatori di polizia.
Del dilagare della violenza contro le divise sulla strada
dovrebbero invece preoccuparsi per primi i cittadini, ancor più
degli agenti e carabinieri, perché dopo l'argine delle divise ci
siamo noi come destinatari e vittime di una violenza sempre più
tracotante e ormai di fatto quasi impunita. Ancora una volta
solidarietà totale dell'Asaps alle nostre forze di polizia
quando svolgono con correttezza la loro difficile funzione".
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