Si è chiuso il progetto pilota torinese del monopattino elettrico Dreem, finanziato nell'ambito del programma Horizon 2020: ha coinvolto Punch Torino, coordinatore, To.Tem, start-up nata da Punch Torino che sviluppa mezzi di micromobilità, e 5T, società in-house providing del Comune di Torino, Regione Piemonte e Città metropolitana di Torino per servizi di smart mobility.
La sperimentazione sul territorio, partita nel mese di aprile e conclusa a luglio, ha coinvolto 35 dipendenti di Punch Torino e 11 dipendenti di 5T, fra 35 e 44 anni. Hanno utilizzato il monopattino elettrico e il casco gonfiabile per 7 giorni ciascuno. Durante i giorni di prova, hanno compilato un diario quotidiano e hanno partecipato a un'intervista alla riconsegna del mezzo. E' emerso che il 15% dei partecipanti utilizza abitualmente o ha utilizzato in passato il monopattino (di proprietà o in sharing) per i propri spostamenti, ma il 28% non ne ha mai provato uno. I feedback raccolti sono stati per la maggior parte positivi, soprattutto per la sicurezza grazie alle 3 ruote grandi. La guida è risultata piacevole, anche su superfici sconnesse. Tra gli aspetti positivi la possibilità di trasportare il mezzo come un trolley e la funzione "Navigatore" dell'app associata al monopattino, durante l'utilizzo. Sono anche emersi aspetti critici, come le dimensioni e il peso del monopattino in modalità "pieghevole" che non facilita i brevi spostamenti a piedi in caso di percorsi multimodali.
"Dreem si inquadra nella nostra visione di una mobilità sostenibile accessibile a tutte le cittadine e tutti i cittadini europei" spiega Federico Galliano, Public Affairs Manager di Punch Torino e coordinatore del progetto Dreem. "Il progetto Dreem ci ha consentito di valutare attentamente gli aspetti di sostenibilità e sicurezza della mobilità" sottolinea Fabrizio Arneodo, Chief Information and Technology Officer di 5T.
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