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Honda e IED, come potrebbero essere le moto del 2025

Nei progetti di tesi moto ad emissioni zero e la storia di Honda

Redazione ANSA MILANO

Honda e gli studenti dell'Istituto Europeo di Design assieme per disegnare le moto del 2025.

All'interrogativo su come potranno essere le motociclette tra una manciata di anni, ha provato a dare una risposta il percorso nato dalla collaborazione tra Honda Italia e l'istituto, con i progetti di tesi in Bike Design del corso Triennale in Transportation Design. In linea con la filosofia formativa IED, che permette agli studenti di relazionarsi con le aziende, il Design Studio dell'azienda giapponese ha presentato il brief Honda New Mobility, chiedendo ai giovani designer di sviluppare un veicolo a due ruote per il 2025. Partendo dalla premessa che l'evoluzione della mobilità è sempre più orientata alla riduzione dell'inquinamento e allo sviluppo di soluzioni smart, e che la transizione a un modello sostenibile sarà completata solamente quando anche i mezzi leggeri e le motociclette saranno coinvolte, l'azienda giapponese ha chiesto agli studenti di immaginare veicoli capaci di rispecchiare la storia di Honda e, al contempo, ispirati ai concetti di nuova mobilità, connessione, interazione, divertimento, sempre nel rispetto dell'individuo e dell'ambiente. Gli studenti, che hanno scelto di rispondere alla sfida lanciata da Honda, hanno lavorato individualmente alle diverse fasi della progettazione, guidati dal docente Angel Lussiana e dal coordinatore del corso Michele Albera, realizzando sei diverse proposte. All'analisi del brand e alla ricerca di mercato sono seguiti il processo creativo e lo sviluppo stilistico, orientati alla realizzazione di sketch e modelli. Grazie alla grande libertà data dalla scelta di Honda di non imporre una specifica architettura motociclistica, le proposte si sono diversificate originando molteplici soluzioni.


Due i punti fermi sui cui si è sviluppato ogni progetto: il controllo con il corpo, a sottolineare l'importanza dell'ergonomia nel legame fisico ed emotivo che lega l'utente al veicolo e l'applicazione di una tecnologia a zero emissioni. C'è chi ha deciso di reinterpretare la leggendaria storia di Honda sia su pista che fuoristrada, come Harald Albert Charlesworth, che ha proposto una nuova supersportiva che garantisce alte prestazioni ed emozioni, o Ernests Skulte che ha sviluppato una moto off-road leggera e manovrabile. Matteo Borghi ha invece immaginato soluzioni futuristiche con elementi tratti dal mondo automobilistico, nautico e aeronautico in un veicolo elettrico da competizione. Francesca Galluzzi, invece, ha orientato la rivoluzione della mobilità a favore del mercato femminile. "I progetti di tesi - ha dichiarato Paola Zini, Direttore IED Torino - sono il culmine del percorso triennale dei nostri studenti, il trampolino di lancio verso il loro futuro professionale. È il momento in cui sono liberi di esprimere al massimo la loro creatività e le competenze acquisite durante gli studi. Quest'anno più che mai i nostri studenti hanno dimostrato di saper affrontare le sfide, reagendo alle difficoltà e portando a termine la progettazione con coraggio e determinazione. La prestigiosa collaborazione con Honda ha valorizzato le attitudini dei singoli studenti, grazie a un brief che li ha lasciati liberi di esplorare diversi layout e, con approcci più tecnici o più sperimentali, di rivelare la loro passione e personalità".

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