Tre uomini di Ravenna, di 45, 25 e 26 anni residenti a Ravenna - rispettivamente padre e figli - sono finiti agli arresti domiciliari con l'accusa di avere fatto parte di un'associazione per delinquere finalizzata a truffe sulla compravendita di auto usate. Le indagini della polizia Stradale e della squadra Mobile coordinate dal pm Antonio Vincenzo Bartolozzi, hanno ricostruito otto episodi denunciati in vari punti d'Italia a partire dall'agosto 2015, tra i quali figurano anche auto di lusso.
Secondo l'ordinanza del Gip del Tribunale di Ravenna Sabrina Bosi notificata sabato scorso, il modus operandi era questo: i tre, dopo avere contattato il proprietario del veicolo agganciato attraverso i classici bigliettini lasciati sotto al tergicristalli o tramite annunci on line, attraverso escamotage o offrendo assegni non incassabili, riuscivano ad allontanarsi con il mezzo appena dopo esserselo fatto intestare, talvolta ricorrendo pure a minacce e a maniere brusche.