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Opel, le 'Tre Grandi' degli anni Sessanta

Kapitan-A, Admiral e Diplomat, tra lusso e prestazioni

Redazione ANSA

Le 'tre grandi' di Opel direttamente dagli anni Sessanta.

Presentate nel febbraio del 1964, accanto alla nuova Kapitan-A, equipaggiata con un 6 cilindri di 2600 cc da 100 CV, c'erano anche un modello di lusso il cui nome era già conosciuto dai tempi dell'anteguerra, ovvero la Admiral, oltre alla Diplomat, con tanto di 8 cilindri a V di 4700 cc da 190 CV. "Opel Kapitan e Admiral sono due nuove vetture di classe superiore - raccontava la documentazione del tempo - e entrambe rappresentano un nuovo design automobilistico. Ciascuna di esse risponde in modo diverso ai desideri di comfort degli automobilisti più esigenti. I frontali sportivi, i fari prismatici e la forma filante della coda sono l'espressione di un'eleganza cosmopolita". La Diplomat costava 17500 Marchi (contro i 10990 della Kapitan ed i 12200 della Admiral) e la pubblicità Opel recitava: "Consenso e rispetto sono assicurati.

Il tempo vi appartiene se siederete nella vostra Opel Diplomat V8, senza essere disturbati dal traffico caotico grazie alle perfette prestazioni dei suoi elementi. Il potente motore V8 vi libererà in pochi secondi dalle code ai semafori e dai guidatori più lenti. Anche in autostrada, dove la vostra superiorità sarà subito evidente a tutti e anche a voi, il cambio automatico, il servosterzo e il servofreno limiteranno la vostra attività a pochi gesti indispensabili. Inoltre godrete della sensazione di essere padroni di tutte le corsie. L'auto adatta a guidatori di alto livello". Nel corso del tempo Opel decise di modificare la motorizzazione perché non tutti i clienti erano d'accordo sulla 'vivacità' del motore da 100 CV. L'auto che pesava 1370 kg a vuoto raggiungeva infatti solo i 155 km/h e impiegava 15 secondi per raggiungere i 100 km/h da fermo. Così, dopo la chiusura estiva del 1965, le Opel Kapitan e le Admiral furono dotate di un nuovo 6 cilindri di 2800 cc che con i suoi 125 CV procurava prestazioni superiori: adesso i 170 km/h erano raggiungibili facilmente. La Diplomat non aveva invece questo tipo di problema: i suoi 200 km/h erano raggiunti solo da pochi modelli sportivi. L'inizio degli Anni '60 non fu per la Opel di grande importanza solo per l'apertura della nuova fabbrica di Bochum o per il lancio fortunato di tre nuovi o profondamente rinnovati modelli: in quegli anni cambiò anche l'opinione della direzione vendite in tema di sport e di sportività. Ci si rese conto che stava nascendo una clientela per la quale, pur restando importanti aspetti come l'affidabilità, guardava con crescente interesse alle prestazioni. A partire dal 1963, infatti, Opel presentò vetture dotate di motori più potenti di quelli che ci si sarebbe aspettati dalla tradizione di Rüsselsheim.

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