Volkswagen ha comunicato ieri con una nota che di aver deciso l' estensione della chiusura delle sue fabbriche tedesche oltre il 9 aprile non solo a causa delle problematiche nella catena di approvvigionamento ma anche per rispondere al calo della domanda di veicoli nei mercati europei.
Nel precisare che le fabbriche coinvolte nel provvedimento (Dresda, Emden, Osnabrueck, Wolfsburg, Zwickau, Hannover, Brunswick, Kassel, Salzgitter, Chemnitz e negli impianti tedeschi della consociata Sitech) rimarranno chiuse fino al 19 aprile, Volkswagen ha ribadito nella nota di continuare a fare ''intensi preparativi per la ripresa della produzione'' e di rafforzare ''la protezione dei dipendenti''.
Facendo riferimento alle problematiche degli 80mila dipendenti interessati, Andreas Tostmann responsabile produzione e logistica del marchio Volkswagen ha detto: ''Stiamo facendo buoni progressi con il nostro lavoro su un pacchetto molto completo per un graduale aumento della produzione, che include anche un gran numero di misure aggiuntive relative alla protezione sanitaria e alle distanze tra i dipendenti sulla linee''.