"Nei prossimi cinque anni serviranno cinquemila meccanici automobilistici in Italia, ma le aziende non riescono a trovarli". Lo ha detto Franco Fenoglio, presidente ItalScania e UNRAE (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri), in occasione di Autopromotec, fiera delle attrezzature e dell'aftermarket automobilistico, che si terrà dal 22 al 26 maggio a Bologna.
Il settore gode di ottima salute, con 83.231 imprese attive in Italia nell'autoriparazione, che diventano 117.575 se si considera l'intero comparto della rete di assistenza, in aumento dello 0,3% dallo scorso anno, con trend costante.
Eppure, nonostante i numeri incoraggianti in un momento storico di grande disoccupazione giovanile, le aziende faticano a trovare giovane personale da assumere. Per Fenoglio si tratta di una questione culturale: "Nella nostra società si pensa spesso al meccanico come a un lavoro 'sporco' o poco nobile. Sono gli stessi genitori dei ragazzi che vogliono vederli dottori, avvocati o amministratori delegati, ritenendo meno dignitoso il nostro mestiere".
"Eppure queste persone non si rendono conto che ormai si lavora in Officine 4.0 - aggiunge Fenoglio -, con degli strumenti elettronici e dei sistemi di diagnostica tecnologicamente avanzatissimi. Non cerchiamo semplice manovalanza, ma giovani operai scolarizzati e specializzati, ragazzi e ragazze che sappiano in futuro interagire con i più sofisticati sistemi dei veicoli, visto che ora si pensa anche alla guida autonoma".