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Il 60% automobilisti Ue crede nel futuro dei motori benzina e diesel

Per Ipsos 54% italiani a pari costi preferirà diesel a elettrico

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Quasi il 60% degli automobilisti europei vede un futuro positivo per i motori a benzina e diesel. E il 54% degli italiani afferma che acquisterebbe comunque un modello a gasolio anche se i costi di gestione fossero gli stessi per un'auto elettrica. Lo afferma una ricerca Ipsos MORI commissionata da Mazda e che ha visto il convolgimento di 11.008 intervistati nei principali mercati europei. Nello specifico il 58% degli automobilisti a livello Ue ritiene che 'ci siano ancora molte innovazioni e miglioramenti da apportare ai motori a benzina e diesel', con picchi di fiducia al 65% in Polonia e oltre il 60% in Germania, Spagna e Svezia. Lo studio realizzato da Ipsos MORI dimostra che gli automobilisti-consumatori non condividono necessariamente l'opinione di molte organizzazioni e di molti esperti sul fatto che il motore a combustione interna non abbia alcun ruolo da svolgere nel futuro delle automobili.

Una valutazione che è ulteriormente dimostrata dal fatto che il 31% dei conducenti intervistati 'spera che le auto diesel continuino ad esistere' anche quando le auto elettriche diventeranno più comuni, con un picco del 58% in Polonia. In media, il 33% degli automobilisti intervistati in Europa ha dichiarato che se i costi di gestione fossero gli stessi di un'automobile elettrica preferirebbero un'auto a benzina o diesel. In Italia ben il 54% ha espresso questa opinione.

Per ciò che riguarda le prospettive di accettazione e diffusione dei veicoli a guida autonomo, solo il 33% dei conducenti intervistati ha affermato di 'accogliere favorevolmente l'arrivo di auto a guida autonoma' con una quota che scende fino al 25% - è ed una sopresa visto il volume del traffico sulle strade - in Francia e nei Paesi Bassi. Sorprendentemente, si legge nella nota, non c'è alcuna prova di un maggiore interesse per le auto a guida autonoma all'interno di gruppi di giovani automobilisti europei.

''I risultati della ricerca sono avvincenti - ha commentato Jeff Guyton, presidente e CEO di Mazda Motor Europe - la base del nostro programma Drive Together è la celebrazione della gioia di guidare, e sembra che i guidatori europei vedano una lunga strada da percorrere per il motore a combustione interna.

Stiamo lavorando duramente per rendere quella strada un'esperienza ancora migliore per tutti e dovunque. Nel caso delle emissioni dei gas serra - ha detto Guyton - riteniamo che sia necessario avere la soluzione giusta al momento giusto. Per noi questo significa che l'offerta più razionale del momento sia una combinazione di motori a combustione interna e dispositivi elettrici che tengano conto della situazione energetica di ciascun mercato e dei metodi di generazione di energia. In questo contesto, siamo dunque determinati a perfezionare il motore a combustione interna''.

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