Dagli orologi alle sneakers, dalle figurine alle borse, dalle monete alle bambole, dai fumetti ai gioielli: gli italiani sono un popolo di collezionisti. Sei su dieci si definiscono tali e se la percentuale viene riportata sul totale significa che sono 33 milioni quelli che inseguono qualche passione raccogliendo oggetti e spendendo, in media, 1.381 euro l'anno. L'interesse è talmente forte da superare per valore l'importo messo in conto per le proprie vacanze estive, per le quali si spendono in media 1.130 euro a persona.
E' la fotografia dell'Italia che colleziona scattata in occasione della presentazione del rapporto sui 100 oggetti iconici del 21/o secolo realizzato da Catawiki, il portale di aste online per oggetti selezionati. Nella lista appaiono la casa giocattolo Malibu di Barbie e il whisky giapponese Yoichi Nikka, la roadster elettrica Tesla prodotta nel 2008 in soli 2.450 esemplari e la carta Charizard della prima edizione dei Pokemon, gli orologi Omega indossati da James Bond e la cover per il telefonino a forma di sacchetto di patatine MacDonald's realizzata da Moschino. Ma non mancano anche oggetti inattesi, come il tappeto che riproduce uno scontrino di Ikea o la maglietta dei trasportatori DHL firmata dal brand elitario Vetements e venduta già all'inizio a 185 dollari.
L'indagine sui mondo delle collezioni, realizzata insieme a Hiperbeast, ha monitorato cinque paesi europei con 4500 persone intervistate, per analizzare tendenze e caratteristiche di questa passione. Per l'Italia i dati mostrano un trend in crescita per il collezionismo, che tra i più attivi vede i lombardi seguiti dai campani, siciliani, laziali e veneti. La spesa nei prossimi 3-5 anni - stima la ricerca - potrebbe crescere in Italia del 37%, più che negli altri Paesi esaminati, raggiungendo i 1.892 euro a testa, con una particolare propensione da parte dei giovani della generazione X che in media potrebbero arrivare a 2.092 euro. Al momento, invece, nei cinque Paesi la spesa media si attesta a 1.500 euro e vede quasi la metà degli adulti europei avere una collezione.
Ad attirare gli italiani sono soprattutto i libri (49%), gli orologi (33%) i gioielli (32%), le fotografie (32%) e le tradizionali banconote e monte (32%). Ma l'Italia, a guardare i dati del portare Catawiki, risulta essere il primo Paese per l'acquisto di borse e il secondo per coloro che le mettono in vendita.
"L'Italia è il primo mercato in termini di spesa tra i Paesi chiave in cui è presente l'azienda - ha dichiarato il Ceo di Catawiki Ravi Vora - Lo scorso anno, sono stati oltre 250.000 gli italiani che hanno fatto un'offerta sul portale, in crescita di circa il 18% rispetto al 2022". Queste cifre riflettono la passione dietro questo hobby che il 96% dei collezionisti italiani vive anche tramite il web e le fiere, si seguono per rimanere aggiornati. Il 22% segue sui social media influencer o esperti relativi alla propria passione e un altro 22% conduce personalmente ricerche approfondite per diventare esperto nell'area di interesse.
Già perchè il collezionismo per alcuni è una passione, per altri un guadagno. Tra gli italiani il 36% degli intervistati ha iniziato a collezionare per preservare gli oggetti di valore per le generazioni future, il 68% dei collezionisti italiani controlla regolarmente il valore della propria collezione e il 32% prevede di rivenderla per aumentare il proprio reddito (percentuale che sale al 42% per la generazione Z).
Ognuno segue per la propria collezione/passione percorsi diversi. Lo raccontano bene due dei selezionatori italiani di Catawiki esperti in due settori molto gettonati. "Per le bambole il fenomeno Barbie rimane imbattuto, anche in Italia, soprattutto dopo il successo del film - spiega Cecilia Vicini Ronchetti esperta di bambole ed orsacchiotti - L'impatto si è visto anche sui prezzi di vendita che sono aumentati del 20%".
Mirco Castagnoli è invece esperto di sneakers, ne seleziona circa 250 al giorno per il portale e racconta come dopo il boom del 2016, in cui ci si accapigliava per avere una specifica scarpa, c'è stato un ritracciamento con la scelta dei marchi di nuovi designer e prodotti belli. Già perché alcuni dei prodotti iconici non sempre erano belli e indossabili. Sicuramente 'ugly' appaiono le Salomon Cross Low - evidenzia Mirco Castagnali - che però alcuni trovano bellissime per i loro outfit. Mentre gli stivali Big Red Boot di Mschf, prodotti nel 2023 e diventati virali sui social "non sono indossabili, sembrano usciti da un cartone animato e dimostrano come l'apparenza di un brend può essere più influente del prodotto stesso. Chi li ha acquistati magari li tiene in casa esposti sul comodino" Le differenze generazionali si vedono anche nell'approccio.
Per la generazione Z collezionare oggetti rappresenta un nuovo modo di interagire e socializzare. I Millennials sono la generazione che attualmente spende di più per il collezionismo (1.450 euro all'anno), mentre i Boomer lo vivono più come un 'affare privato' e sono meno inclini a rivendere gli oggetti e solo il 15% sarebbe disposto a farlo.
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