La favola della bella addormentata rivive grazie all'intelligenza artificiale e si trasforma in sogno con “La belle au bois dormant” di Giuliana Cunéaz.
È così che le nuove frontiere della tecnologia e il mondo nanomolecolare danno vita, corpo, immagine a un racconto tutto al femminile, portando lo spettatore direttamente sul letto di Rosaspina.
Presentata per la prima volta alla Casa degli Artisti di Milano all’interno di “Visibile/Invisibile.Tecniche della meraviglia”, “La belle au bois dormant” è un’opera interattiva che consente allo spettatore di vivere un'esperienza immersiva attraverso l'uso dell'Intelligenza Artificiale. Sdraiandosi su un letto realizzato dall'artista con l'inserimento di elementi polimaterici, che evocano l'universo tecnologico, il visitatore si trova di fronte alla propria visione proiettata su un monitor. L’intento è di lasciarsi trasportare in un universo onirico, come quello de “La bella addormentata nel bosco”. È il visitatore stesso a innescare il procedimento immersivo scrivendo una frase su un tablet, che viene rielaborata, in base a una serie di input inseriti da Giuliana Cunéaz per mezzo dell'Intelligenza Artificiale, in grado poi di materializzare le emozioni del visitatore.
Giuliana Cunéaz utilizza come porta d’accesso al nostro immaginario il mondo nanomolecolare. Sono proprio le recenti scoperte scientifiche e l’opportunità di entrare in contatto con la parte infinitesimale della materia, gli elementi utilizzati per creare nature multiple, in perenne metamorfosi, che ampliano la sfera della conoscenza. “Utilizzando le immagini scientifiche, ho visitato boschi, fiori e pulviscoli meravi-gliosi che ho, poi, ricreato attraverso la modellazione e l’animazione 3D,” spiega l’artista. “La belle au bois dormant”, realizzata in collaborazione con la Factory di VDA by Var Group, è solo uno degli esempi che dimostra come l'intelligenza artificiale applicata all'arte contemporanea stia facendo nascere nuovi linguaggi per guardare al futuro recuperando l'immaginario collettivo e passando attraverso immagini appartenenti alle nostra storia, alla nostra tradizione e alle nostre radici. Se infatti Giuliana Cunéaz ha scelto la figura della Bella Addormentata per parlare a un'utenza contemporanea, le prospettive della tecnologia applicata all'arte sono tante e sono oggetto di un incontro specifico il 24 gennaio alla Casa degli Artisti di Milano in occasione di “Sogni e dialoghi con IA”.
Lincontro indaga il ruolo dell’IA come strumento impiegato nel processo artistico e, dopo l’introduzione di Christian Gancitano, vede gli interventi di Francesca Alfano Miglietti, curatrice della mostra, Daniele Sandon, della LitoArt, che ha realizzato il catalogo della mostra, Paolo Bazzani, autore del progetto grafico, e l’artista Giu-liana Cunéaz, Davide Sarchioni, Art Curator Var Digital Art, Alessandro Tiezzi, Head of Var Digital Art, Roberto Beragnoli, esperto di IA e automazione e Chiara Canali, critica d’arte e curatrice. Var Digital Art, è il progetto che ha l’obiettivo di creare un polo dinamico di sperimentazione, studio, ricerca e produzione dedicato al rapporto tra Arte e Tecnologia Digitale. L'opera inedita di Giuliana Cunéaz è stata concepita dall'artista proprio per essere presentata nell'ambito della mostra collettiva “Visibile/Invisibile. Tecniche della meraviglia”. Var Digital Art ha contribuito alla realizzazione dell’opera, implementandone tutta la dimensione digitale: sono state generate delle video animazioni, a partire dalle immagini elaborate e fornite dall'artista stessa con il supporto di Roberto Beragnoli, attraverso sistemi di intelligenza artificiale.
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