Non mancano le commedie/dramedy hollywoodiane incentrate su sorelle: solo a guardare gli ultimi 30 anni, dalle streghe Bette Midler, Sarah Jessica Parker e Kathy Najimy di Hocus Pocus, a Nicole Kidman e Sandra Bullock in Amori e incantesimi, da Toni Collette e Cameron Diaz per In her Shoes a Le sorelle perfette con Tina Fey e Amy Poehler, passando per il remake di Genitori in trappola, con Lindsay Lohan e le iconiche sorelle animate, Elsa e Anna di Frozen. Ora ci ha pensato la regista Jessica Yu a rinverdire il tema con Quiz Lady, puntando su uno dei talenti comici (e non solo) più originali degli ultimi anni, Awkwafina e su Sandra Oh, regina delle serie cult da Grey's Anatomy a Killing Eve, qui al suo ruolo più esilarante. Il film, con un cast di primo piano che comprende anche Will Ferrell, Jason Schwartzman, Holland Taylor e Tony Hale, dopo l'esordio al Toronto Film Festival ha appena debuttato su Disney+ in Italia, su Hulu negli Stati Uniti e su Star+ in America Latina.
Al centro della storia c'è Anne (Awkwafina), trentenne responsabile e introversa che vive una vita sempre uguale, tra il lavoro di contabile e casa, dove l'aspetta il suo carlino, Mr Linguini, con il quale guarda sin da bambina lo show Can't stop the quiz, della quale è appassionata (anche perché sa rispondere a tutte le domande). La nuova fuga dalla casa di riposo della madre, con il vizio del gioco, porta Anne a dover condividere giornate (e casa) con la sua scombinata sorella maggiore, Jenny (Sandra Oh), aspirante attrice, dalla parlantina inarrestabile e inguaribile ottimista. Il conflitto fra le due sorelle così diverse arriva al culmine quando le conseguenze di un enorme debito lasciato dalla madre portano Jenny ad iscrivere, senza dirglielo, la sorellina a Can't stop the quiz, condotto dall'impareggiabile Terry McTeer (Ferrell) dove 'regna' come campione l'infido e sorridente Ron Heacock (Schwarzman). In un bailamme di battute e situazioni a ritmo continuo, rette dall'alchimia tra le due protagoniste, amiche nella vita e coproduttrici, il film, oltre a cercare la risata con una comicità spesso anche fisica, sfiora con garbo temi come il senso d'abbandono e l'isolamento sociale.
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