- "Museo Virtuale sul Patrimonio Culturale" italiano visitabile in questi giorni presso la Biblioteca di Alessandria, ha reso omaggio al Paese ospitante con due nuove "stanze a 360 gradi" sull'Egitto: una permetterà di simulare un giro in feluca sul Nilo e l'altra un percorso a dorso di cammello intorno alle Piramidi di Giza.
Il percorso virtuale, con un taglio di nastro rosso, è stato inaugurato mercoledì 11 ottobre dal Segretario generale della Farnesina, l'Ambasciatore Riccardo Guariglia, e dal Direttore della Biblioteca, Ahmed Zayed.
L'itinerario inizia con pannelli riguardanti la Bibliotheca Alexandrina e poi ripropone i tour virtuali a Roma, Firenze, Venezia, Castel del Monte e, nel caso egiziano, soprattutto Benevento, città che rappresenta il legame archeologico tra Italia ed Egitto grazie al culto di Iside. A marzo, riscuotendo notevole attenzione e afflusso di pubblico, l'allestimento era già stato esposto al Cairo, nel Museo Nazionale della Civiltà Egizia (Nmec) e in quello egizio di piazza Tahrir, oltreché già nella stessa Biblioteca di Alessandria.
Grazie alla collaborazione con il Museo Virtuale e il suo Direttore, l'Italia si è confermata guida indiscussa nella digitalizzazione del settore museale e culturale in Egitto, dando avvio a una cooperazione ad ampio raggio in tale campo.
Dopo che è stato già digitalizzato sia a 360 gradi che in "modello planimetrico 3D" il Nmec sono ora in programma nei prossimi mesi la digitalizzazione del Museo Egizio, di quello di Arte Islamica, del "Gayer Anderson", del Nazionale di Alessandria e del Greco Romano della stessa città appena riaperto.
Il Museo Virtuale sul patrimonio culturale offre un esempio di esegesi interpretativa in digitale del patrimonio culturale, combinando quattro diversi modelli di digitalizzazione (digitalizzazione a 360° - animazione digitale 2 D - realtà virtuale 3 D - realtà virtuale interattiva 3D) che mostrano chiaramente i vantaggi della digitalizzazione del settore culturale. Il Museo é già stato esposto in Italia, Canada, al Cairo e sarà a Bologna a gennaio dove sarà inaugurata la digitalizzazione del patrimonio culturale in Emilia Romagna. Vi saranno poi tappe in Libano, Marocco, Algeria, Tunisi e nei Balcani.
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