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Teen

Hangry Butterflies, giovani in lotta contro l'anoressia

Ortoressia, vigoressia, bulimia, le dipendenze legate al cibo sono tante, un problema per 2.3 milioni di adolescenti

 © ANSA
  • di A.M.
  • ROMA
  • 15 marzo 2021
  • 10:28

Sono oltre 3 milioni in Italia le persone che convivono con disturbi del comportamento alimentare. Tra queste 2,3 milioni sono adolescenti. Su 100 adolescenti, più di 10 soffrono di disturbi alimentari. Nove su dieci sono donne. Ogni anno, le vittime sono state più di 3000, cioè ogni giorno 10 giovani muoiono. Tra i giovani, i disturbi del comportamento alimentare rappresentano la seconda causa più frequente di morte, dopo gli incidenti stradali. Ma 8 giovani su 10 guariscono. Se si considera anche l’obesità, circa il 20 per cento degli individui soffre di disturbi del comportamento alimentare. Parliamo dunque di un enorme problema sociale.
"Hangry" è un neologismo nato unendo "hungry" - affamato - e "angry" - arrabbiato" - e descrive quella sensazione di nervosismo, rabbia e inquietudine che ci prende quando siamo affamati e non possiamo mangiare.
Milioni di donne, in questo momento, sono "hangry" e non perché non hanno accesso al cibo. Perché se lo negano. All'anoressia, alla bulimia e agli altri disturbi dell'alimentazione è dedicato il 15 Marzo, la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla. Il Fiocchetto Lilla è il Simbolo della lotta contro i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), ed è il simbolo di una lotta per il diritto alla cura contro un'epidemia che sta prendendo dimensioni sempre più preoccupanti, alla quale non vengono ancora destinati fondi sufficienti e specifici.
In questo periodo il sistema sanitario nazionale è rallentato dalla pandemia in corso: negli ultimi 4 mesi del 2020 c'è stato un incremento del 30% rispetto al 2019 delle richieste di presa in carico presso le asl per i DCA. E solo nei primi 6 mesi del 2020 sono state registrate 230.458 prese in carico di DCA, soprattutto tra i più giovani.
E s'intitola Hangry Butterflies il film di Maruska Albertazzi, da lunedì 15 disponibile sulla piattaforma RaiPlay e alle 15 su Rai3, in cui si racconta la storia della community di auto-aiuto per l'anoressia. Dietro l'hashtag #larinascitadellefarfalle c'è una community di migliaia di ragazze, spesso giovanissime, che grazie alla loro forza diventano ogni giorno più consapevoli e unite. Un gruppo di guerriere che, attraverso i propri profili social, sono riuscite a creare una rete vera, fisica, reale a cui aggrapparsi nei momenti più difficili. Hangry Butterflies racconta del primo incontro dal vivo tra un gruppo di queste ragazze: hanno tra i 14 e i 22 anni e stanno guarendo dal disturbo del comportamento alimentare. Storie che si intrecciano, che si toccano, che scivolano l'una nell'altra come in un gioco di scatole cinesi.    Perché queste ragazze sono una la sponsor dell'altra. 
Leonardo Mendolicchio, psichiatra e psicoanalista, responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Riabilitazione DCA – Istituto Auxologico Italiano IRSS Piancavallo (Verbania) ospite di Fame d'amore speciale su Rai3 interviene sul tema di quella che è "una forma di sofferenza molto pericolosa, subdola, mortale, e che spesso viene vissuta in silenzio. Alcuni giorni fa ho visitato una donna di 53 anni che ha convissuto con la sua anoressia da quando ne aveva 16. Il vero scandalo di cui dobbiamo parlare il 15 marzo (ma non solo in quella data), è proprio questo, ovvero delle vite trascorse accanto ad un DCA senza cure efficaci, senza centri specializzati, senza risorse dedicate ad un gruppo di malattie che si annida in tante storie di donne e uomini che da adolescenti incontrano questo disturbo. Anoressia e bulimia sono la punta dell’iceberg, sotto il quale c’è il grande oceano delle dipendenze da cibo, dei comportamenti alimentari rigidi e stereotipati. Pensiamo all’ortoressia, ovvero l’ossessione per il cibo sano, e capiremo come l’universo dei DCA ha davvero molte sfaccettature. Oppure alle molte mura dove nascondersi, come quelle delle palestre dove molti giovani si ipnotizzano dietro al mito del corpo muscoloso sviluppando una malattia denominata vigoressia.
I DCA sono malattie complesse e sfaccettate richiedenti team di cura di alta specializzazione. In Italia muoiono 3.000 persone l’anno per i DCA non è più tollerabile pensare ad ambulatori o strutture pubbliche che si reggono sulla passione dei medici tirocinanti oppure che accolgono i pazienti solo alcuni giorni a settimana. Se si vuole strappare di dosso ai ragazzi questa brutta malattia c’è bisogno di tempo, risorse e personale altamente qualificato". Si può guarire da un DCA? "Assolutamente sì, se curati in modo completo e per tempo, la prognosi è sempre favorevole. Il nemico numero uno è l’ignoranza del mondo sanitario e sociale che ancora negano o non capiscono tali disturbi. Anche l’Aids ha iniziato ad essere una malattia curabile quando abbiamo iniziato a divulgare una cultura sull’Hiv. Nei DCA manca totalmente la cultura della prevenzione. Nonostante ciò possiamo affermare che dall’anoressia e dalla bulimia si guarisce con buone cure e con una buona dose di pazienza. 

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