Nella giornata internazionale contro
l'omofobia, la bifobia e la transfobia a Roma è stato inaugurato
il Refuge Co-Housing Lgbt+ , struttura di co-housing destinata a
giovani Lgbt+ vittime di violenza e discriminazione e/o
migranti. La struttura consentirà di ospitare sino a 3 giovani
Lgbt+, in regime di semiautonomia, che provengono da situazioni
di violenza e discriminazioni per la prima volta nel centro di
Roma, in un bene sequestrato dalla mafia. Il progetto è
finanziato con anche il contributo dell'Istituto Buddista Sokka
Gakkai.
"La struttura diventa così - spiega Gay Center - la terza casa
di accoglienza dopo Refuge Lgbt e Refuge T* A casa di Ornella,
gestite da Gay Center, aumentando cosi i posti disponibili, ma
ad oggi sono oltre 400 i giovani Lgbt+ che ogni anno vengono
cacciati di casa in Italia e necessitano di ospitalità ed
accoglienze ai quali forniamo i servizi di Gay Help Line 800 713
713, Speakly.org e Refuge Lgbt, che hanno avuto il sostegno di
Unar- Presidenza del Consiglio, Regione Lazio, Comune di Roma,
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai e Chiesa Valdese, ed
inoltre per il secondo anno il servizio sarà sostenuto da Flying
Tiger Copenhagen e sarà visibile in 131 negozi in tutta Italia".
L'apertura "grazie all'impegno del I municipio presente alla
cerimonia con la presidente Lorenza Bonaccorsi, l'assessora alle
Pari Opportunità Claudia Santoloce e la presidente della
commissione Pari Opportunità Daniela Spinaci;, per il Comune di
Roma presente Yuri Trombetti, presidente della Commissione
Patrimonio che hanno consegnato l'immobile sequestrato alla
mafia alla responsabile Marina Marini per le Casefamiglia Refuge
Lgbt+ di Gay Center".
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