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Basta muscoli tossici, da Robert Pattinson a Jude Law ci si ribella al mito del macho

Basta muscoli tossici, da Robert Pattinson a Jude Law ci si ribella al mito del macho

Bicipiti e addominali scolpiti, è boom farmaci per gonfiarli. Iniziative contro falsa body image

01 aprile 2022, 01:20

di Agnese Ferrara

ANSACheck

Special Screening of The Batman in London © ANSA/EPA

Special Screening of The Batman in London © ANSA/EPA
Special Screening of The Batman in London © ANSA/EPA

Il sogno crescente di bicipiti e addominali scolpiti propinati da sempre dagli adoni di Hollywood ai modelli, dagli atleti da record agli influencer più seguiti sui social dotati di fisici ‘feroci’, ha un effetto negativo a catena sull'immagine corporea maschile. Il fenomeno, in crescita esponenziale, è sottovalutato e invece meriterebbe un dibattito, come si è fatto col mito del corpo femminile che i movimenti femministi stanno cercando di sgretolare.
Lo stanno iniziando a fare attori del calibro dell'ultimo interprete di Batman Robert Pattinson, insieme a Richard Madden e Jude Law che combattono i ‘muscoli tossici’ invitando i maschi ad accettarsi, braccia poco toniche, maniglie dell’amore e pancia morbida inclusi. L’uso di anabolizzanti e di farmaci per gonfiare la muscolatura dilaga e non solo negli ambienti ristretti dei body builders. "Attualmente, gli ormoni steroidei sono utilizzati da milioni di uomini, molti dei quali non hanno aspirazioni atletiche, ma semplicemente vogliono apparire più muscolosi", conferma l'ultimo report dedicato al doping del nostro Istituto Superiore di Sanità. "Se ne usano nelle palestre secondarie, nei centri benessere di fascia alta e nelle scuole. I casi di ‘dismorfia muscolare’ sono in aumento, soprattutto nelle fasce 16-40 anni di età", riferisce adesso anche un report messo a punto dal Global Wellness Institute (GWI) di Miami, Florida, che segnala la nascita di alcuni movimenti di opinione contro l’errata, dilagante e pericolosa immagine corporea alterata al maschile.
"La muscolarità tossica è letteralmente velenosa, – dichiarano gli autori del report . - L'abuso di ormoni steroidei e anabolizzanti è comune e si nasconde dietro una improbabile forma fisica di attori, atleti, influencer del fitness e ‘action figure’ di personaggi di film o di serie televisive. Le conseguenze, sia mentali che fisiche e a volte fatali, saranno sempre più difficili da ignorare. E gli steroidi sono semplicemente la più nota di una farmacopea in continua espansione di farmaci che migliorano l'immagine e le prestazioni e che si sono diffusi a macchia d’olio”. "Gli steroidi e gli altri farmaci per aumentare la massa muscolare non solo hanno un impatto sulla salute degli uomini e dei ragazzi che li assumono, ma anche su tutti coloro che sognano muscoli come quelli dei loro miti al maschile e che invece sono spesso modificati in modo digitale, sono perciò a rischio praticamente tutti i maschi nella nostra cultura. I muscoli tossici stanno contribuendo all'aumento dei disturbi alimentari maschili e della dismorfia muscolare (nota come "anoressia inversa" o "bigoressia"), ovvero la preoccupazione patologica di non essere abbastanza muscolosi, non importa quanto tu lo sia davvero oppure no”, precisano gli autori.
“Come per i piccoli progressi fatti intorno all’immagine corporea femminile e alla nascita di movimenti contro standard estetici femminili irrealistici, spuntano iniziative e testimonial spontanei anche per gli uomini”. I più critici rispetto al mito del macho, riferiscono gli analisti GWI, sono alcuni attori ritenuti tra i più atletici e forti oltre alla nascita di centri di ascolto per i problemi psicologici maschili dovuti ad una falsa immagine corporea, come il DUDE Mental Health inaugurato lo scorso anno negli Stati Uniti.
Paesi come Francia e Norvegia, si legge nel report, hanno emanato nuove leggi contro le foto commerciali manipolate digitalmente. Anche alcuni brand commerciali rinomati stanno cambiando comunicazione come è successo per le campagne di Savage X Fenty e di Bonobos (che con il video #EvolveTheDefinition smonta i sinonimi del termine macho) della cantante Rihanna che sta aprendo la strada a modelli maschili più vicini alla realtà.
Come per i prodotti beauty, la biancheria e la moda femminile vedremo oufit e profumi per uomini normali, meno tenebrosi, muscolosi e inarrivabili? Gli attori che si stanno impegnando rilasciano interviste chiarissime. Robert Pattinson, l’ultimo Batman al cinema, ha spiegato al quotidiano britannico The Independent di essersi rifiutato di allenarsi in modo forzato, nonostante le sollecitazioni del personal trainer per interpretare snello e in forma l’ultima pellicola. L’ha fatto per non alimentare il mito dei muscoli tossici, ha detto. “Penso che se ti alleni tutto il tempo, sei parte del problema” ha precisato e il problema è "un bombardamento implacabile su una tipologia unica di corpo maschile praticamente irraggiungibile". "Stiamo proiettando un'immagine corporea molto irrealistica. Mi ritrovo con amici attori, sottoposti a diete drastiche senza carboidrati per girare le scene e, guardandoci l'uno con l'altro ci diciamo che stiamo solo alimentando questa stessa cultura dei muscoli mentre invece siamo contro", dichiarò invece Richard Madden mentre girava la serie tv Bodyguard a Vogue UK nel 2019. La speranza è che si scoperchi il vaso di Pandora che cela un mondo di muscoli tossici. “Si tratta dell'equivalente maschile delle discussioni sulle modelle magre e malsane e le bambole tipo Barbie. I problemi della dismorfia muscolare che affliggono sempre più uomini e ragazzi a livello globale stanno iniziando a essere affrontati, anche se il movimento è ancora poco sviluppato”, dicono gli analisti del GWI. “Un sondaggio del Regno Unito del 2021 condotto da un ente di beneficenza maschile per la prevenzione del suicidio e dalla piattaforma Instagram ha rilevato che metà degli uomini di età compresa tra 16 e 40 anni aveva avuto problemi psicologici perché non si sentiva all’altezza della propria immagine corporea e il 50% di loro ha puntato il dito contro i media classici e i social media” si legge nel documento.

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