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Società & Diritti

Imprese femminili regine del terziario, Covid ferma la crescita

Sono quasi 1,4 milioni le imprese femminili in Italia, il 22,1% del totale

Architect working on blueprint with team @iStock. © Ansa
  • Redazione ANSA
  • 04 marzo 2022
  • 19:28

Sono quasi 1,4 milioni le imprese femminili in Italia, il 22,1% del totale; sette su dieci operano nel terziario, un quarto sono società di capitale e sono cresciute dell'1,6% negli ultimi 5 anni ma il Covid ne ha frenato l'andamento positivo tagliando nel 2021 le iscrizioni di nuove imprese, calate del 12,1% rispetto al 2019. E' quanto emerge dall'indagine sulle imprese femminili realizzata da 'Terziario Donna Confcommercio' in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio 'Guglielmo Tagliacarne' e presentata a Bologna in occasione del convegno 'L'impresa è donna', primo di una serie di cinque incontri sul territorio. In base ai numeri raccolti intervistando 800 imprese femminili e non femminili del settore terziario, le imprenditrici sono attive, in particolare, nel commercio (il 23,5%), nelle attività di alloggio e ristorazione (il 29,3%), nel noleggio, nelle agenzie di viaggi e nei servizi di supporto alle imprese (26,5%) .

 
Negli anni recenti è cresciuta la presenza di donne con cariche di responsabilità all'interno delle società, soprattutto nel terziario, tuttavia - evidenzia lo studio - le realtà prevalente conduzione femminile sono caratterizzate da una maggiore fragilità: oltre il 20% chiude entro i tre anni rispetto al 16% delle imprese non femminili. Puntando lo sguardo su cosa dovrebbe attuarsi nella società affinché le donne realizzino il loro pieno potenziale, nella ricerca si e evidenzia come come il tema prioritario sia favorire la conciliazione tra lavoro e vita privata (così per il 64% delle intervistate che, per le laureate arriva al 70%), affiancato dai temi del sostegno alla genitorialità e delle pari opportunità di carriera e di salario, rispettivamente secondo e terzo per importanza. Secondo gli intervistati, positivo il giudizio sulle misure sanitarie messe in atto per affrontare l'emergenza Coronavirus (così per il 74%) mentre sui ristori previsti a beneficio delle imprese per il 56% non sono stati adeguati.
 Nel mondo "crediamo che non esista un modo di fare impresa al maschile o al femminile: un'impresa deve stare sul mercato, e le leggi di mercato non fanno distinzioni di genere. Però per competere è necessario che le condizioni siano le stesse per chiunque vi opera: stesso mercato, stesse regole, vale anche in questo caso". Così, Anna Lapini, presidente di 'Terziario Donna Confcommercio'.
    "Sostenere l'imprenditoria femminile - argomenta - significa oggi creare un contesto di partenza nel quale le donne possano avere accesso alle risorse necessarie a trovare nella società il posto che desiderano: la loro, la nostra identità". D'altronde, osserva ancora Lapini in un altro passaggio, "mai come in questo momento le questioni legate alla parità di genere hanno assunto un ruolo strategico a livello nazionale ed internazionale.
    Uno dei tre pilastri portanti del Recovery fund riguarda proprio l'inclusione sociale, territoriale e di genere. Il Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza italiano, inoltre, contiene una Strategia Nazionale per la parità di genere 2021 - 2026, che individua 5 priorità: lavoro, reddito, competenze, tempo, potere".
    A tale riguardo, a giudizio della presidente di 'Terziario Donna Confcommercio', "il nostro Paese sarà in grado di crescere se si creeranno le condizioni perché le donne acquisiscano, singolarmente e collettivamente consapevolezza del proprio valore, solo se la società intera, saprà riconoscere, rispettare e promuovere questo valore, difenderlo, e contemporaneamente ribaltare quegli stereotipi che relegano le donne a ruoli ancillari o di cura e che determinano esclusione, quando non addirittura violenza. Per questo motivo - argomenta ancora Lapini - la campagna di sensibilizzazione di 'Terziario Donna' lanciata sui social per la Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne ha scelto come slogan, 'La vita delle donne è un valore, difendiamola'. E' interesse di tutti - conclude - : perché è un valore la vita di un essere umano in quanto tale, è un valore l'apporto che la vita di una donna, pienamente vissuta, può portare alla società, all'economia, alla famiglia

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