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Società & Diritti

Gli stranieri sognano il matrimonio in Italia, business in crescita

Mercato globale da 440 mln l'anno. Inglesi i più affezionati

George Clooney - Amal Alamuddin sposi a Venezia nel 2014 © ANSA
  • di Anna Lisa Antonucci
  • ROMA
  • 13 settembre 2018
  • 19:58

Sposarsi in Italia per gli stranieri è un sogno che continua. Lo fecero, tra i primi, Linda Christian e Tyrone Power, nel 1949 a Roma, città in cui la futura madre di Romina Power scelse anche di farsi cucire il favoloso abito firmato Sorelle Fontana. Poi, venendo a tempi più recenti, è stata la volta di Colin Firth che nel 1995 sposa Livia Giuggioli nello splendido borgo di Città della Pieve. Nel 2006, a scegliere l'Italia per le sue nozze è Tom Cruise che sposa Katie Holmes a castello Odescalchi sul lago di Bracciano, ospite d'onore Giorgio Armani. Nel 2011 Sofia Coppola si sposa in Basilicata e per finire nel 2014 George Clooney convola a nozze con l'avvocatessa Amal Alamuddin a Venezia.

Matrimoni da favola che ispirano i giovani stranieri che sempre più numerosi scelgono i nostri borghi per una cerimonia all'insegna del romanticismo. Rito civile in ville o dimore storiche, rinfresco all'aperto grazie al clima favorevole e romantic tour post nozze nelle città d'arte. Un business da 440 milioni di euro l'anno, con più di 8 mila eventi, 408 mila arrivi per un totale di 1,3 milioni di presenze, in crescita costante. Tanto che alla fiera Buy Wedding in Italy (BWI), giunta alla sua quarta edizione, in programma a Bologna il 13 e 14 novembre, hanno già aderito 30 delegazioni straniere provenienti da Cina, Russia, Usa, oltre che da molti Paesi europei, che avranno la possibilità di incontrare più di 100 aziende specializzate in servizi di catering, abbigliamento, ospitalità alberghiera, foto e tutto ciò che ruota intorno all'organizzazione di un matrimonio che si rispetti.

"Le nozze in Italia sono un sogno per tantissimi giovani stranieri - spiega Bianca Trusiani, presidente del comitato tecnico BWI - e il nostro è un Paese che offre scenari impareggiabili dove organizzare ogni tipo di evento, da un matrimonio solo per gli sposi e i testimoni, a uno con tanti invitati e programma faraonico". I più affezionati al matrimonio made in Italy sono gli inglesi, seguiti dagli americani, australiani, tedeschi, canadesi, irlandesi russi, francesi e svizzeri, ma non mancano le coppie indiane e arabe. I luoghi preferiti la Toscana, il Veneto e il Lazio ma in grande crescita la Puglia e, dopo il fashion wedding Fedez-Ferragni, la Sicilia.

Molto ricercate sono le dimore storiche, come tenute e palazzi antichi, per l'eleganza e il fascino che sanno trasmettere, e non ultimi i siti archeologici e i musei. Un'opportunità economica enorme che crea lavoro alle aziende di settore ma anche, all'indotto, sul territorio. Che mira a destagionalizzare le presenze turistiche e a indirizzarle non solo al destination wedding ma anche al romantic tour. 
   

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