"Quando tornavo a casa la sera dopo le riprese, mi trovavo non dei messaggi vocali ma dei podcast, dove le attrici si confidavano sul proprio ruolo, dei lunghissimi messaggi vocali!". Così scherzosamente Ferzan Ozpetek - ospite alla rassegna La Terrazza a San Casciano dei Bagni (Siena) dove ha ricevuto il premio Fonteverde - rispondendo su come è stato lavorare con 18 attrici nel nuovo film Diamanti che uscirà a dicembre. "Nessuno - così il regista come riporta una nota - ha mai lavorato con così tante attrici, quasi tutte molto note e affermate. In tutta la mia carriera ho avuto un'intesa molto bella, molto forte, ci capiamo al volo, anche nella vita mi capisco con le donne meglio che con gli uomini, è nella mia natura e nella realtà. Quando molte attrici mi dicevano, vorrei essere la protagonista dei tuoi film, allora ho pensato e mi sono detto: lavoriamo con tutte".
Ambientato tra l'attualità e gli anni '70 "il film - spiega Ozpetek - racconta fatti di vita e vicende amorose di un gruppo di donne che ruota attorno a una grande sartoria di cinema da due sorelle tanto diverse quanto legate". Nel cast Luisa Ranieri e Jasmine Trinca, Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Paola Minaccioni, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Mara Venier, Giselda Volodi, Milena Vukotic, Stefano Accorsi, Luca Barbarossa, Vinicio Marchioni, Valerio Morigi, Edoardo Purgatori, Carmine Recano.
"Il primo titolo del film avrebbe dovuto essere Mezza verità, ma nel film c'è questo tessuto che viene usato che è 'rosa diamante' e mi è venuto in mente che le mie donne sono diamanti, materiale resistente e bellissimo. Come una dedica a tutte le donne, è una bella pietra, così il film s'intitola Diamanti".
"Dentro il film ci sono anche io come attore - aggiunge - e vi stupirete del ruolo di Mara Venier, di cui non posso dire altro, ma anche di quello interpretato da Geppi Cucciari. Senza svelare troppo, sarà una bella carrellata di attrici e di bella recitazione: ho sempre indagato le storie di sorelle, come di madre e figlia. La storia è incentrata su due sorelle, attorno alle quali ruotano tutti i personaggi".
"L'idea del film - conclude - nasce proprio dal fascino che avevo subito, quando da aiuto regista vedevo queste sartorie del cinema laboriose, faticose: mi piace molto vedere le donne che lavorano, che hanno ansia di prestazione, quelle che vivono in casa. Un film nelle mie corde. Però aspetto l'uscita nei cinema per capire come andrà perché, ad esempio, sul precedente film Cuore Sacro, rimasi male, sia per la critica, sia per il pubblico, anche se poi quel lavoro è stato rivalutato".
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