Altri due uomini si sono fatti avanti accusando di molestie sessuali Kehinde Wiley, una delle superstar dell'arte americana: l'artista, diventato famoso nel 2018 per il ritratto ufficiale dell'ex presidente Barack Obama, ha categoricamente negato le accuse, intanto però una petizione che chiede alle gallerie che lo rappresentano di aprire un'inchiesta sta raccogliendo centinaia di firme.
In un post su Instagram l'attivista Derrick Ingram ha sostenuto di esser stato stuprato da Wiley tre anni fa nel suo appartamento di Soho, mentre un altro artista, il cineasta, poeta e curatore britannico Nathaniel Lloyd Richards, ha accusato la superstar di averlo toccato impropriamente durante una cena nel 2019 nonostante le sue ripetute richieste di smettere.
Le nuove accuse si aggiungono a quelle lanciate meno di un mese fa dall'artista del Ghana Joseph Awuah-Darko che Wiley ha categoricamente smentito. Nei nuovi casi, di cui dà notizia il sito Hyperallergic, un legale dell'artista ha detto che "non ci sono prove" di quanto affermato da Ingram e che i due avevano avuto "un incontro consensuale occasionale". False, secondo l'avvocato, anche le accuse di Richards. "Mettere qualcosa su Instagram non significa che sia vero", ha detto il legale che ha poi definito le affermazioni di Awuah-Darko una "vendetta" nei confronti dell'artista.
Ingram, nel post su Instagram, ha detto che Wiley lo ha "stuprato e costretto a un rapporto non protetto" nel settembre 2021 mentre i due avevano una relazione caratterizzata da episodi di violenza tra cui "essere preso a pugni su una Uber, schiaffeggiato e manipolato emotivamente". Lloyd Richards a sua volta ha detto di esser stato toccato in maniera "aggressiva e violenta" durante una cena in un ristorante sushi di Pechino: una circostanza che aveva messo l'uomo gravemente a disagio tant'è che aveva lasciato il ristorante prima della fine della cena.
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