Sara Tommasi torna in tv dopo l'inferno tra porno, violenze, ricoveri coatti e un anno in clinica psichiatrica. Classe 1981, umbra, laureata alla Bocconi, Sara Tommasi è stata letterina e soubrette di Quelli che il calcio, ma ha fatto anche cinema e teatro. "Nel 2012 al culmine del mio successo scopro di essere malata e di avere un grave disturbo bipolare", racconta a Monica Setta nella puntata di Storie di donne al bivio in onda mercoledì 17 aprile su Rai2.
"Mia madre che ho perso recentemente durante il Covid - racconta - mi pregava di smettere e curarmi. Ma io non volevo rinunciare ai soldi e alla popolarità. Per andare avanti prendevo cocaina unita anche ai super alcolici dei party mondani a cui presenziavo. Dopo un anno non era più io. Ormai totalmente divorata dalla malattia sono finita in un giro di delinquenti che mi hanno drogata per farmi girare un film pornografico.
Ricordo le violenze di quel set dove mi avevano dato la droga dello stupro. Fu mia madre a capire e a farmi ricoverare coattivamente in clinica psichiatrica dove sono rimasta un anno senza cellulare né altro, distaccata dal mondo solo dedita alle cure farmacologiche e a lunghe sedute di psicoterapia".
"Pensavo di non farcela - prosegue -. Hanno temuto che potessi togliermi la vita e invece mi sono tirata fuori e tre anni fa mi sono innamorata di Antonio Orso che ho sposato in pieno Covid con una cerimonia molto intima. Antonio è la mia rinascita. Avrei voluto avere subito un figlio da lui, ma nell'ottobre scorso sono stata operata all'utero e non posso diventare mamma. Stiamo pensando all'adozione. Ho denunciato tutti e in parte quel materiale porno è stato rimosso, in altri casi esiste ancora. Ma oggi sono una donna diversa: vivo tra l'Italia e Sharm el sheik sul Mar Rosso, dove con Antonio lavoriamo a nuovi videoclip e progetti".
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