"Vorrei avere anche io il passaporto italiano come mio padre Paul Sorvino. Spero di riuscirci presto!": così l'attrice premio Oscar Mira Sorvino a margine del Gala del festival LA, Italia 2024, organizzato col sostegno del MiC e di Intesa Sanpaolo, all'Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles. "Ricordo l'emozione di papà quando sbarcammo per la prima volta a Napoli per andare al festival Capri, Hollywood. Era il 2001 - ha aggiunto Sorvino, premiata l'8 marzo dalla produttrice Raffaella de Laurentiis, chairperson della manifestazione fondata da Pascal Vicedomini -. Fu un viaggio magico al punto da ispirarmi l'idea di sposarmi proprio a Capri con mio marito Chris Backus (nell'estate 2023, ndr). Un matrimonio che preparammo sin dal Capodanno precedente quando tornammo sull'isola di Tiberio per il Convegno degli artisti italiani nel mondo promosso dall'allora ministro Mirko Tremaglia". "L'Italia è nel mio Dna e spero vivamente che anche i miei figli si innamorino del mio Paese d'origine così come lo era mio padre e lo sono io", ha concluso Mira Sorvino mostrando orgogliosa la maschera di Pulcinella (realizzata dall'artista Lello Esposito) assegnata dal festival a tutti i grandi artisti premiati, fin dalla prima edizione nel 2006.
E ad essere onorati, ieri in California, dal console generale d'Italia Raffaella Valentini, c'erano insieme a Mira e a alla De Laurentiis, l'inglese Trudie Styler, premiata insieme al collega produttore Andrea Iervolino per il rispettivo impegno a favore di comunità che vivono a margine della società internazionale 'civilizzata' (lei, Trudie, presidente della Rainforest Foundation pro Amazzonia; lui, il produttore italo canadese impegnato altresì alla valorizzazione delle eccellenze africane attraverso documentari realizzati per la piattaforma data TaTaTu).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA