L'Orchestra Sinfonica di Milano punta ancora una volta sui giovani. Nata 31 anni fa proprio come orchestra di giovani (allora il nome era Verdi), oggi ha scelto come suo nuovo direttore musicale Emmanuel Tjeknavorian, ventottenne star del violino 'convertito' alla direzione d'orchestra.
Per lui, figlio d'arte (il padre è il direttore e compositore Loris) che ha iniziato ad esibirsi come solista a cinque anni, l'evoluzione al podio è stata 'naturale'. "Non decidi, come non decidi quando avere fame: hai fame e basta" spiega. Ora avrà di che saziarai visto che - da direttore designato a partire dal primo febbraio e direttore musicale da luglio per tre anni rinnovabili - sta già plasmando la prossima stagione dove dirigerà almeno dieci concerti e dove conta di portare direttori e artisti famosi, fra gli oltre cento con cui ha lavorato.
Passione e "lavoro duro" sono termini che usa spesso. E lavoro duro aspetta quindi l'orchestra che, dopo l'addio di Ruben Jais, sta cercando anche un nuovo direttore generale, non senza successo visto che al bando sono arrivate 478 candidature, come sottolinea la presidente Ambra Redaelli. Con la Sinfonica non si esibirà anche al violino (ha proposto di farlo con la compagine di musica da camera).
Per sentirlo come solista il pubblico milanese dovrà aspettare a giugno il tradizionale concerto in piazza Duomo della Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly, che ha a lungo guidato la Sinfonica e ne è ancora direttore onorario: "Una cosa bella avere due direttori di Milano sullo stesso palco".
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