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Mick Jagger, il catalogo degli Stones forse in charity

Mick Jagger, il catalogo degli Stones forse in charity

Al Wall Street Journal: "Ai figli non servono altri soldi"

NEW YORK, 28 settembre 2023, 16:49

Redazione ANSA

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Il catalogo musicale dei Rolling Stones non è in vendita e il frontman Mick Jagger ha suggerito che, piuttosto, è pronto a donarlo in beneficenza. "I ragazzi non hanno bisogno di 500 milioni di dollari per vivere bene.
    Preferisco fare qualcosa di buono nel mondo", ha detto il leggendario cantante in un'intervista al Wall Street Journal. Jagger, 80 anni e otto figli tra i sei e 52 anni, nei prossimi giorni (il 20 ottobre per l'esattezza) farà uscire il ventiquattresimo e ultimo album della band intitolato Hackney Diamonds. Gli Stones hanno il controllo sulla loro musica uscita dopo il 1971: l'anno prima il loro ex contabile, Allen Klein, che è morto nel 2009, si era assicurato i diritti su tutta la produzione precedente e la sua società, Abkco Reciords, detiene tuttora il copyright su brani leggendari come (I Can't Get No) Satisfaction, Paint It Black, e Ruby Tuesday. Prima di Jagger, l'anno scorso Keith Richards aveva affrontato l'ipotesi di vendere in un'intervista con la Cbs: "Non so se siamo pronti.
    Andremo avanti per un altro po', ci metteremo dentro altra roba.
    L'unica cosa che significa la vendita di un catalogo è che stai diventando vecchio". Nell'intervista al Wall Street Journal, Jagger ha affermato di "non essere bravo con gli affari", facendo riferimento al pasticcio del 1970 che finì in tribunale e lasciò la band a lungo in cattive acque: "All'epoca l'industria era agli albori e non c'era gente in grado di consigliarti come si deve. Ma sai, succede ancora", ha detto alla bibbia di Wall Street. "Guarda quel che è successo a Taylor Swift. Non conosco i dettagli se non che non è contenta", ha aggiunto, alludendo alle disavventure della superstar di Red, costretta a registrare di nuovo la sua musica dopo che i master dei primi sei album sono finiti nelle mani dell'ex manager Scouter Braun con l'acquisto della sua vecchia etichetta Big Machine Records.
   

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