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People

200 star di Hollywood firmano contro violenza delle armi nei film

Da Shonda Rhimes a Jimmy Kimmell aderiscono a iniziativa della Brady Campaign

 © ANSA
  • di Alessandra Baldini
  • NEW YORK
  • 13 giugno 2022
  • 19:29

Il gotha di Hollywood ha unito le forze con la lobby anti-armi dopo l'epidemia di stragi di massa legata alla facilita' con cui fucili semiautomatici quasi da guerra possono essere acquistati in America. Oltre 200 luminari della mecca del cinema tra cui la showrunner Shonda Rhimes, il regista Judd Apatow e il comico Jimmy Kimmell si sono alleati alla lobby fondata da Jim Brady, l'allora portavoce del presidente Ronald Reagan rimasto paralizzato in seguito all'attentato del 1981 contro il capo della Casa Bianca. I vip di Hollywood hanno firmato un manifesto che impegna a limitare la violenza da armi da fuoco nei film presentando l'uso delle armi in modo sicuro e responsabile.
"Hollywood ha gia' offerto modelli di come si puo' cambiare la nostra cultura. Lo ha fatto col fumo, l'uso delle cinture di sicurezza, le gravidanze delle teen-ager, la parita' di diritti dei gay anche sul fronte del matrimonio", si legge in un comunicato della Brady Campaign Against Gun Violence. Altri firmatari includono John Glickman, Edoardo Ponti, Simon Kinberg, Damon Lindelof, Adam McKay, Hannah Minghella, Julianne Moore, Eli Roth, Mark Ruffalo e Amy Schumer. L'iniziativa include una lettera aperta contenente proposte che invitano a rappresentare "buone pratiche" di possesso delle armi e le conseguenze nefaste per chi le usa in modo sconsiderato. Si chiede in particolare di limitare le scene che includano minori e fucili e pistole, alla luce del fatto che le armi sono diventate negli Usa la prima causa di morte per bambini e adolescenti. Una delle ultime sparatorie di massa, che ha scioccato il paese inducendo il Congresso a riprendere in mano il dossier dopo oltre un decennio, ha provocato la morte di 19 bambini tra i nove e i dieci anni e di due maestre oltre che dello sparatore che aveva appena compiuto 18 anni. Ieri un gruppo bipartisan di senatori ha raggiunto un accordo preliminare per controlli più severi agli acquisti, soprattutto per gli under 21, e ulteriori fondi per la sicurezza delle scuole. L'intesa incoraggia anche i singoli stati americani ad adottare le leggi 'red flag', ovvero norme che consentano alla polizia e alle famiglie di chiedere a un tribunale dello stato di rimuovere temporaneamente le armi a qualcuno che potrebbe essere pericoloso per sé stesso e per gli altri.

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