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Fabrizio Gifuni, sono Moro perchè non cali il silenzio

Fabrizio Gifuni, sono Moro perchè non cali il silenzio

Servillo Paolo VI, Buy- Eleonora, "lo sguardo di Marco è unico"

CANNES, 17 maggio 2022, 14:11

dell'inviata Alessandra Magliaro

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esterno notte - Marco Bellocchio - Fabrizio Gifuni è Aldo Moro - RIPRODUZIONE RISERVATA

esterno notte - Marco Bellocchio - Fabrizio Gifuni è Aldo Moro - RIPRODUZIONE RISERVATA
esterno notte - Marco Bellocchio - Fabrizio Gifuni è Aldo Moro - RIPRODUZIONE RISERVATA

Per un curioso caso, forse non del destino perchè magari l'ha cercato lui stesso, Fabrizio Gifuni ha dato vita sullo schermo ad Aldo Moro già varie volte, dare vita è un termine preciso perchè la sua trasformazione, la sua interpretazione sono stupefacenti. E' stato lo statista democristiano in Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana nel 2012 sui segreti di Piazza Fontana, è stato il presidente assassinato dai terroristi a teatro in un travolgente Con il vostro irridente silenzio, studio sulle lettere dalla prigionia e sul Memoriale di Aldo Moro, di cui ha curato anche la regia e la drammaturgia nel 2019. Torna ad essere il politico sofferente, che forse poteva essere salvato e che rifiuta i funerali di Stato, nelle sei puntate della serie Esterno Notte che Marco Bellocchio ha portato a Cannes in anteprima mondiale e che poi in due parti sarà al cinema (18 maggio e 9 giugno con Lucky Red) e in autunno su Rai1, prodotto da Lorenzo Mieli per The Apartment (Fremantle), Simone Gattoni per Kavac Film, in collaborazione con Rai Fiction e in co-produzione con Arte France.
    Gifuni "è" Moro, nella capigliatura, nello sguardo sbieco, nell'atteggiamento, nella voce e quel che dice è ispirato proprio al memoriale autentico. Suo padre, Gaetano, ex ministro, è stato tra l'altro Segretario generale della Presidenza del Senato anche nell'anno del sequestro Br. C'è un legame particolare con questa figura. "Mi ha sempre interessato - dice l'attore - il silenzo che c'è oggi. C'è una grande rimozione collettiva su quegli anni e questa storia, che è così radicata nel nostro immaginario eppure rimossa, come se avessimo voluto dimenticare cosa è accaduto e le carte di Moro nel momento in cui sono diventate pubbliche. C'è un silenzio che riguarda l'intero paese, come se questa storia di martirio non ci riguardasse. Sono felice che Bellocchio abbia realizzato questo progetto, forse quei giorni oggi ci sembrano un po' meno lontani di quanto ci sono sembrati qualche tempo fa. Moro è stato una persona che si è spinto in anticipo oltre il perimetro della storia, anticipando di 15-20 anni che poi sarà sotto gi occhi di tutti". Dice Gifuni che le immagini del funerale di Stato senza la sua bara, cui lui stesso ha voluto sottrarsi mettendolo per iscritto nelle lettere , sono una rappresentazione plastica, simbolica del grande collasso collettivo, dello sprofondamento del nostro paese in quel momento". Lo sguardo di Bellocchio "é straordinario, una costruzione semplice che restituisce tutti i punti di vista".
    In Esterno Notte, Toni Servillo è Paolo VI. "Mi hanno sempre affascinato le opere di Bellocchio, come questo, come Vincere, che hanno una base storica reale, perchè lui in questa grande messa in scena riesce a lasciare un suo segno, ad affrancarsi dalla sola ricostruzione e dalla sola testimonianza e regalare allo spettatore una avventura conoscitiva che ci mette nella condizione di riflettere. Marco - prosegue Servillo - ha una autonomia di opinione, di pensiero, una originalità di punti di vista che è unica". Margherita Buy è Eleonora Moro, la moglie mai vinta. "Per me questo lavoro è stato un sogno che avevo da sempre, oltre che motivo di frustrazione perchè lavorare con Bellocchio non è semplicissimo, ti mette di fronte ad ostacoli grandi. Esterno notte è stato un mio momento di grande crescita".
   

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