Un percorso netto di vittorie, fra gli altri ai Golden Globe, Sag Awards, Critics Choice Awards e Bafta indica una strada aperta alla conquista dell'Oscar per l'attore protagonista da parte di Will Smith con Una famiglia vincente - King Richard di Reinaldo Marcus Green, dedicato al ruolo di Richard Williams, nel costruire il percorso di trionfi sportivi nel tennis delle figlie, Venus e Serena. Un biopic progettato per anni, che ha portato all'attore anche la nomination alla statuetta per il miglior film, essendo fra i produttori. E' il favorito per la Notte degli Oscar il 27 marzo.
L'avversario più accreditato nella cinquina dei protagonisti è Benedict Cumberbatch, qui alla sua seconda candidatura dopo quella per The Imitation game nel 2015, con un altro ruolo inquieto. Quello di Phil Burbank, allevatore misogino e represso in Il potere del cane di Jane Campion, il film più nominato agli Academy 2022, dov'è in corsa in 12 categorie. Il due volte premio Oscar Denzel Washington arriva a 10 nomination (di cui nove come attore, un numero raggiunto prima solo da Spencer Tracy, Paul Newman, Al Pacino, Laurence Olivier e Jack Nicholson) dando volto al protagonista, più soldato che re, della 'tragedia scozzese' di Shakespeare, in Macbeth di Joel Coen. E' un brillante tour de force, anche nel canto e nel ballo, a riportare in corsa (a cinque anni dalla prima nomination per Hacksaw Ridge) Andrew Garfield, con Tick, tick... Boom! di Lin-Manuel Miranda, versione cinematografica del musical più autobiografico dell'autore di Rent, Jonathan Larson. Infine è la realizzazione di un sogno, dare volto in Being the Ricardos di Aaron Sorkin a un maestro della comicità come Desi Arnaz (marito di Lucille Ball, qui interpretata da Nicole Kidman, entrata in gara fra le attrici protagoniste) che caratterizza la quarta candidatura per Javier Bardem, già premio Oscar nel 2008 per Non è un paese per vecchi.
94th Oscars Nominees Luncheon - US actors Will Smith (L) and Denzel Washington
Un'eventuale vittoria di Smith, classe 1968, arriverebbe 21 anni dalla prima nomination per Ali e a 15 dalla seconda per La ricerca della felicità di Gabriele Muccino. Un risultato, quello agli Oscar cercato a lungo e ora a portata di mano con Una famiglia vincente - King Richard (candidato in tutto a sei statuette) grazie a un ruolo che ha anche legami con la vita dell'attore. "Richard Williams per certi versi è molto simile a mio padre - ha spiegato Smith -. Capivo cosa significasse sentirsi vessati dal mondo e avere un sogno in cui nessuno crede tranne te, senza lasciare che questo ti scoraggi. Comprendevo la sua essenza". Un ruolo violento e dolente, è quello a cui dà volto Benedict Cumberbatch in Il potere del cane, tratto dall'omonimo romanzo di Thomas Savage, che rilegge il west lontano dagli stereotipi. Una visione a cui ha dato corpo cinematografico Jane Campion, che ha conquistato già numerosi premi (a cominciare dal Leone d'argento per la regia a Venezia) ma anche, fra le voci contrarie, gli strali di un attore, appassionato e interprete di vari western, come Sam Elliott, 'turbato' soprattutto dall'orientamento sessuale del personaggio di Burbank, per lui poco realistico nel selvaggio west. Cumberbatch ha risposto con la consueta classe: “Burbank rappresenta un caso molto specifico di repressione, causata anche dall'intolleranza che sente per la sua vera identità – ha spiegato l'attore - Più guardiamo sotto la superficie della mascolinità tossica, cercando di scoprirne le cause alla radice, maggiori sono le possibilità che abbiamo di affrontarla quando si presenta con i nostri figli".
94th Oscars Nominees Luncheon - US actor Andrew Garfield
Per Denzel Washington, già due volte premio Oscar con Glory nel 1990 e Training Day nel 2002, il ritorno a Shakespeare, già più volte interpretato in palcoscenico e al cinema in Molto rumore per nulla di Kenneth Branagh (1993), è arrivato senza aver visto o letto prima Macbeth: “E' stata una fortuna – ha commentato l'attore con la Bbc – non volevo essere influenzato”. Per lui Joel Coen e la moglie Frances McDormand (interprete nel film di lady Macbeth, rimasta un po' a sorpresa fuori delle nomination) sono “due geni, due lati della stessa moneta. Lui costruisce e lei mette in atto”. La sfida di rendere omaggio a un'icona del teatro contemporaneo americano, Jonathan Larson, l'autore di un musical cult come Rent, morto prematuramente a soli 36 anni, nel 1996, a causa di un aneurisma aortico, ha motivato Andrew Garfield nell'accettare la sfida di Tick, tick... Boom!, l'adattamento del musical firmato da un altro re di Broadway, e non solo, Lin-Manuel Miranda. Larson vi ha raccontato tra poesia, humour e introspezione, il complicato e rutilante quotidiano di un autore, perennemente in bolletta, che non rinuncia al sogno di trovare un pubblico per i suoi lavori. Un racconto per il quale Garfield si è preparato anche con un lungo training nel canto: "Questo è un film per tutti gli artisti, per ogni persona che ha un sogno e che è terrorizzato dalla paura di non avere la forza di realizzarlo – ha sottolineato l'attore britannico -. E' un trionfo di vita, ci ricorda quanto questa possa essere piena di significato”.
Realizzare un sogno è anche alla base del sì di Javier Bardem a Being the Ricardos di Sorkin, che ha portato all'attore la quarta nomination agli Academy (compreso l'Oscar vinto) della carriera: "Erano anni che speravo si facesse il film – ha spiegato l'attore spagnolo - Arnaz non è molto conosciuto nel mio Paese ma io quando ho saputo del progetto mi sono immerso nella sitcom e ho trovato con lui una bizzarra affinità”. Una curiosità: anche la moglie Penelope Cruz è candidata.
94th Oscars Nominees Luncheon - Spanish actors Javier Bardem (L) and Penelope Cruz
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