Dalla fiaba fantastica del Piccolo Principe alla vicenda gotica di un amante in pena per la morte dell'amata. Come un anno fa con Antoine de Saint-Exupery, Thom Browne si e' affidato a un classico della letteratura per la passerella della sua prossima collezione. Una finestra dal vetro spezzato, un gracchiare di uccelli come presagio. Le luci dello Shed di Hudson Yards si accendono su un campo innevato, mentre la voce dell'attrice Carrie Coon di Gilded Age legge la sinistra poesia Il Corvo di Edgar Allan Poe.
Dal tronco un albero gigante avvolto in un piumino di moiree di seta escono sorprese - quattro bambini vestiti di nero - mentre i versi del brano in ottametri si snodano: "Con grande strepitio d'ali" arriva la visita del corvo che non fa altro che ripetere monotonamente "Nevermore" (mai più), tracciando in un crescendo finale l'apice del dolore nell'amante. Thom Browne, il cui marchio e' entrato nel 2018 nel gruppo Zegna, e' affascinato dall'iconografia americana (ha appena curato un'asta da Sotheby's su questo tema) e i suoi show sono veri e propri racconti in cui modelli e abiti escono dalla pagina scritta. Nel mondo di Browne, tutto torna: Tom e il marito Andrew Bolton (il deus ex machina del Costume Institute del Met) vivono in una townhouse di Sutton Place costruita negli anni Venti per Anne Vanderbilt, seconda moglie di William K.
Vanderbilt, la cui prima consorte, Alva, ha ispirato il personaggio di Bertha Russell interpretato dalla Coon. Il cui marito nella fiction televisiva, Morgan Spector, era seduto in prima fila accanto alla vera consorte, Rebecca Hall e alle altre celebrities tra cui Janet Jackson, Rachel Brosnahan e Queen Latifah. La sensibilita' e' decisamente ottocentesca, il mood romantico-dark. Corvi neri di velluto intarsiati sulla lana di un cappotto candido; su una giacca di tweed tessuto a mano la parola Nevermore ricamata sulla schiena. La pelle e' graffiata come se ci fossero passati gli artigli del corvo che si trasforma in un cappello sulla testa di Anna Cleveland, la prima modella a uscire in scena. Poe e' un motivo ricorrente di ispirazione di Browne e stavolta c'e' una nuova borsa a forma di corvo che accompagna la celebre Hector Browne, ispirata al dachshund che lo stilista divide con il marito, il pet piu' famoso nell'industria della moda dopo la gatta Choupette di Karl Lagerfeld.
Borse e scarpe sono ricoperte di vinile rimovibile. Dei 50 insiemi, quasi tutti in bianco e nero come altrettanti tuxedo, le gonne unisex sono lunghe e strette, indossate sotto giacche e cappotti di sartoria dalle spalle larghe, ma anche amplissime crinoline con il soprabito allacciato basso sulle spalle e stretto in vita. Uno sprazzo d'oro chiude la sfilata: "Quando una storia finisce, ne inizia un'altra", ed ecco Alex Consani (nel 2015 a 12 anni fu la piu' giovane modella trans) che emerge avvolta in un mantello jacquard d'oro con rose incise e corvi intarsiati, e sotto un cardigan color oro lavorato a mano: un insetto dorato come quello al centro di Gold Bug, un altro racconto di Poe e chissa', forse il tema di un'altra sfilata.
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