Destinazione natura è il nuovo mantra delle collezioni junior che, per l'Autunno/Inverno 2024/25, puntano più che mai sul carattere selvaggio di flora e fauna, sempre con un occhio ai materiali che siano sostenibili e di qualità per stare a contatto con la pelle dei più piccoli. A Pitti Bimbo 98 fino al 19 gennaio alla Fortezza da Basso di Firenze, ci sono 215 aziende in mostra. La parola 'natura' è quella più pronunciata. Vediamo come. Da una parte stampe di animaletti e paesaggi mozzafiato, dall'altra materiali sontuosi realizzati a partire da upcycling o preziose rimanenze tessili.
Sfilano capi in velluto, pull in cashmere e lane ipersoft. Ciò che un tempo era messo da parte si trasforma in attitudine di stile. Poi T-shirt grafiche su tele di cotone organico, capispalla di tradizione nordica e maglieria drappeggiata per un tocco diffuso di romanticismo. E quando l'anno volge al termine, le Christmas Capsule rielaborano il look delle feste con interventi minimali e dècor stilizzati. Per le stampe, paesaggi di montagne innevate si mescolano a ispirazioni d'arte e atmosfere magiche.
Il marchio urban Ao76 ad esempio è ispirato dai paesaggi mozzafiato della Patagonia, i capi hanno stampe dettate dalla stratificazione vegetale e dalla vastità delle formazioni montuose, mentre il brand L'orsobruno propone stampe con l'iconico orsetto e altri animaletti colorati. Da Etro Kids invece il direttore creativo Marco De Vincenzo sviluppa il tema natura guardando ai colori della Terra: la linea kids prende ispirazione per tessuti e forme dal mondo dell'adulto in versione mini-me. Colori accesi invece da Pucci, che ripropone le iconiche stampe geometriche nella linea kid, con una selezione di abiti, felpe, borse fasciatoio, fermagli. C'è poi il guardaroba di Stella McCartney Kid, sostenibile da sempre, pensato per 'guerrieri ecologici': T-shirt in cotone organico, capispalla realizzati con materiali riciclati, scarpe e accessori vegani. Con la stessa filosofia entra nel mondo bimbo anche il brand Rifò, che da anni punta sulle fibre rigenerate.
Nasce così una collezione di maglie in materiali rigenerati per bambini e bambine dai 4 ai 10 anni: tutti filati naturali e a basso impatto sull'ambiente, morbidi e delicati sulla pelle (è tutto prodotto localmente a km 0 dagli artigiani di Prato).
Al salone si presenta pure il brand Aigner, fondato dall'ungherese Etienne Aigner, che propone una produzione basata su processi cruelty-free, tinture atossiche e materiali sostenibili. Ma non finisce qui, ci sono anche scarpine, costumi e giocattoli 'green'. Il brand scandinavo Molo riflette sul rispetto per l'ambiente e sui cambiamenti climatici lanciando tute da sci e felpe di pile realizzati tutti con materiali riciclati. Naturino, invece, propone una collaborazione con il marchio giapponese Flower Mountain e lancia le scarpette vegane (sneakers e stivaletti di ispirazione trekking). Infine c'è anche Chikatai, una piccola impresa sostenibile nata in Georgia.
Il suo must sono i giocattoli musicali, prodotti con materiali certificati. Al salone presentano il primo peluche che presenta una melodia georgiana del compositore Giya Kancheli. Ed è 'green': gli scarti usati per farlo sono donati a un'azienda di riciclo tessile.
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