Il setificio amato dalle case reali, la sartoria che ha vestito attori e politici di fama mondiale e quella che realizza capi a partire da materiali di recupero; i laboratori teatrali con migliaia di costumi e l'atelier che fornisce abiti e accessori d'epoca per film. E poi cappellifici, concerie, ombrellifici e stilisti famosi nel mondo. Sono le realtà che torneranno ad aprire le loro porte il prossimo weekend, sabato 22 e domenica 23 ottobre, grazie alla sesta edizione di ApritiModa, l'evento che consente a tutti di scoprire come nascono le creazioni famose nel mondo.
Dal Piemonte alla Sicilia, sono 100 i luoghi solitamente chiusi al pubblico, tra atelier di brand famosi e laboratori dell'eccellenza artigianale, che mostreranno e racconteranno il dietro le quinte del Made in Italy, il secondo settore industriale d'Italia, come spiegano i dati di Camera Nazionale della Moda: un fatturato di 82 miliardi di euro nel 2021 e 600mila persone impiegate direttamente.
"Continuiamo il viaggio attraverso il saper fare italiano che abbiamo iniziato nel 2017 con un'idea: quella di far conoscere la realtà della moda - ha spiegato Cinzia Sasso, giornalista e ideatrice di ApritiModa -. Continuiamo a raccontare quello che c'è dietro il mondo meraviglioso ma distante, della moda. Che è un patrimonio di saperi immenso, diffuso e poco conosciuto".
"Il 2023 - ha aggiunto - sarà l'anno europeo della formazione professionale e noi speriamo di fare la nostra parte nel far conoscere e amare i mestieri che stanno dietro questo settore che fatica a trovare addetti. Ci piacerebbe che, anche grazie ad ApritiModa, diventassero attraenti, così com'è successo da quando i cuochi si sono trasformati in chef".
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