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Un secolo di moda e pubblicità in 150 opere a Parma

Un secolo di moda e pubblicità in 150 opere a Parma

Magnani-Rocca racconta storia da fine Ottocento a metà Novecento

PARMA, 09 settembre 2022, 20:52

Redazione ANSA

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 Una mostra dedicata al rapporto fra pubblicità e moda, negli anni in cui la moda, attraverso la pubblicità, diventa sogno collettivo: 150 opere da fine Ottocento e metà Novecento per raccontare un secolo di storia del costume in Italia e non solo. I creativi della moda, volendo imporsi su un mercato dominato dai francesi, per gli abiti femminili, e dagli inglesi per quelli maschili, puntarono molto sulla comunicazione: affiches, riviste ma anche il cinema, facendo crescere la moda ma altrettanto la comunicazione pubblicitaria. 'Moda e pubblicità in Italia 1850-1950' è il tema della mostra in programma dal 10 settembre all'11 dicembre alla Fondazione Magnani-Rocca, a Mamiano di Traversetolo (Parma).
    Dalle misteriose dame fin de siècle proposte da Aleardo Villa, Leopoldo Metlicovitz, Marcello Dudovich nei manifesti dei Magazzini Mele, la cui sontuosa eleganza riflette le ambizioni di una nuova classe borghese in crescente ascesa, alle sottili, diafane "donne-crisi" degli anni Venti, che vogliono vedersi finalmente liberate dalla schiavitù dei corsetti e delle stecche di balena, fino alla vigorosa, sportiva e dinamica donna moderna, quale tratteggiata dallo stesso Dudovich nelle pubblicità degli anni Trenta per La Rinascente. Agli inizi del Novecento le lotte femminili per la conquista di maggiore indipendenza incidono sulla lunghezza delle gonne, sul taglio dei capelli, sui gesti, sul linguaggio del corpo, come incideranno le limitazioni dettate dalle sanzioni economiche all'Italia, a seguito della sua politica coloniale, alla fine degli anni Trenta, dando origine a nuove regole, nuovi vincoli di "decoro" e all'uso di materiali autarchici.
    Tra il XIX e il XX secolo due fattori concorrono allo sviluppo del mercato dell'abbigliamento: il farsi avanti, con la seconda rivoluzione industriale, di nuove parti sociali che ambiscono a partecipare e a rimarcare il proprio ruolo sul palcoscenico della società, e la nascita conseguente di una nuova forma di offerta al consumo, i grandi magazzini, nati in Francia e diffusi in breve tempo in Italia così come in tutta Europa e negli Stati Uniti.
   

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