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La Scala: Prima è sul divano, la moda dal foyer al palco

La Scala: Prima è sul divano, la moda dal foyer al palco

Big made in Italy per stelle lirica. Armani, 'degno di Milano'

MILANO, 07 dicembre 2020, 20:58

di Gioia Giudici

ANSACheck

Prima della Scala FOTO - RIPRODUZIONE RISERVATA

Prima della Scala FOTO - RIPRODUZIONE RISERVATA
Prima della Scala FOTO - RIPRODUZIONE RISERVATA

A pensare a un anno fa, quando insieme ai vertici istituzionali si spartivano i flash le coppie Marracash-Elodie, Claudio Santamaria e Francesca Barra, star come Patti Smith e attrici come Vittoria Puccini, viene nostalgia del rito del foyer, parte integrante dell'inaugurazione del Piermarini. Ma questo è l'anno del Covid, della prima sul divano, non sulle poltroncine. Il primo 7 settembre senza pubblico, ma non senza glamour, grazie alla collaborazione tra il teatro e la Camera Nazionale della Moda, che ha permesso di vestire di stile la serata 'A riveder le stelle'.
    Dagli ospiti, i big del made in Italy sono passati a vestire le stelle della lirica, contribuendo alla riuscita dell'appuntamento tv, molto apprezzato dal pubblico dei social, e non solo. "Uno spettacolo godibilissimo, che ha ricordato a molti i momenti stupendi vissuti in questo meraviglioso teatro" ha detto Giorgio Armani all'ANSA al termine dello spettacolo.
    Per lo stilista, che ha vestito tante prime e che ha seguito la serata dal divano di casa, quello di stasera è "uno spettacolo degno di Milano".
    Per Marianne Crebassa, interprete della Habanera da Carmen di Bizet e del finale del Guglielmo Tell di Rossini, abito rosso in paillettes e cristalli della collezione Privé, ma anche un capo in velluto di seta nero con maniche in frange ricamate. Gara d'eleganza con Lisette Oropesa, che avrebbe dovuto essere protagonista della Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti prevista per inaugurare la Stagione, e di cui ha cantato comunque l'aria del primo atto "Regnava nel silenzio", avvolta in una creazione Privé di tulle nero a pois lamé, e Kristine Opolais, che ha interpretato "Tu, piccolo iddio" da Madama Butterfly di Giacomo Puccini, in velluto con scollo a cuore.
    Frac nero per il tenore Vittorio Grigolo, smoking nero per la presentatrice Milly Carlucci.
    "C'è un legame così forte tra Milano e la Scala che non posso pensare all'una senza l'altra" ha notato Armani, ma anche il legame tra la moda e il Piermarini ha radici storiche: se nel Dopoguerra il foyer è stato il trampolino del made in Italy, negli anni seguenti tanti stilisti hanno disegnato costumi e offerto il loro sostegno al Teatro, come recentemente hanno fatto Dolce e Gabbana, che questa sera hanno vestito cinque soprano: Eleonora Buratto per Un ballo in maschera di Verdi e Rosa Feola per Elisir d'amore di Donizetti; Sonya Yoncheva in "La mamma morta" da Andrea Chénier; Aleksandra Kurzak con l'aria "Signore, ascolta" da Turandot e Marina Rebeka per "Un bel dì vedremo" da Madama Butterfly di Puccini.
    Valentino ha invece vestito il mezzosoprano Elīna Garanča e la scrittrice Michela Murgia. L'attrice Maria Chiara Centorami ha alternato Marco De Vincenzo e Curiel, Laura Marinoni è passata da Curiel a Gianluca Capannolo, mentre Caterina Murino ha alternato tre capi di Dolce&Gabbana, che hanno anche firmato gli smoking di Davide Livermore e Massimo Popolizio.
    "La Prima della Scala è sempre stato un momento molto speciale per Milano e per il mondo intero" hanno detto Domenico Dolce e Stefano Gabbana, ricordando "l'atmosfera magica, l'arrivo del Natale, gli addobbi, l'attesa per il debutto".
    Quest'anno, inevitabilmente, è tutto "diverso, ma comunque - è il pensiero degli stilisti e del pubblico a casa - speciale".

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