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Dalle stampe tropicali al mood rosa, le tendenze moda estate 2020

Dalle stampe tropicali al mood rosa, le tendenze moda estate 2020

Colore e fantasia protagonisti alla Milano Fashion Week. ALL'INTERNO TUTTE LE SFILATE

MILANO, 24 settembre 2019, 08:12

di Gioia Giudici

ANSACheck

Milan Fashion Week: Marni - RIPRODUZIONE RISERVATA

Milan Fashion Week: Marni - RIPRODUZIONE RISERVATA
Milan Fashion Week: Marni - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nemmeno il tempo di abituarsi al ritorno ai codici borghesi, che sarà comunque imperante questo autunno-inverno, che le passerelle milanesi spazzano via anche questa tendenza, in un invito collettivo a vedere la moda come un campo di possibilità e non come un insieme di costrizioni.
    Non sarà un caso che a sigillare una settimana all'insegna dello stile che batte la moda, della persona che viene prima dell'abito, sia stato Gucci, che ha fatto aprire la sua sfilata da una serie di modelli imprigionati da divise, prima che iniziasse lo show vero e proprio. Una riflessione sul ruolo normativo della moda, ma anche sul suo potere liberatorio, perché anche la scelta di cosa ci mettiamo la mattina ci definisce come individui, e ognuno di noi è libero di scegliere - è la riflessione di Alessandro Michele - se vivere da automa, lasciandosi trasportare dal tapis roulant come i modelli-prigionieri che aprono la sfilata, o andare controcorrente per affermare la propria individualità, come fanno invece i protagonisti dello show.
    Vanno diritte per la loro strada anche le donne vestite da Miuccia Prada, che per loro rivendica la libertà di interpretare ogni abito con la loro personalità: non importa che sia una semplice polo grigia a costine, come quella che apre la sfilata, o una longuette ricamata, l'importante è che siano combinati con la libertà che segna la differenza tra moda e stile.
    Di ritorno al passato parla chiaramente Giorgio Armani e la sua collezione è un grande no scritto con i colori - una sinfonia di rosa e azzurri enfatizzati da tocchi di nero - e sottolineato da accessori futuristici. Libertà è anche erotismo, come insegna Alessandro Dell'Acqua con la sua N21, un invito a parlare con il corpo fatto di abiti che si aprono inaspettati mostrando l'interno di un braccio o un pezzo di schiena. Un invito che diventa prepotentemente sfacciato sulla passerella di Versace, con Jennifer Lopez che esce in passerella con la versione 2.0 del Jungle dress indossato ai Grammy Awards del 2000. E cosa rimanda di più alla libertà se non la natura selvaggia, quella della giungla?

Ecco, proprio a voler segnalare una tendenza per la prossima estate, un capo da avere nell'armadio, con un abito, un pantalone morbido o una camicia a stampa a motivi tropicali si andrà sul sicuro: la fantasia si è vista sulle passerelle di Versace, Marni, Dolce e Gabbana e persino da Armani. E poi il colore: rosa sopra tutti, ma anche verde, azzurro, giallo e rosso, come nella sfilata 'rainbow' di Marco de Vincenzo. Tra le linee, vincono le giacche dalle spalle importanti, le gonne vanno dalla mini mini alla longuette senza vie di mezzo, gli abiti idem: o minidress come da Moschino, Versace, o lunghi e ampi, piratessa stile Etro o mood anni '70 da Alberta Ferretti. Di sportswear c'è poco: non una felpa o una T-shirt in passerella, ma resistono le sneakers, da portare con il completo giacca e pantalone stile Boss. Portato alla luce qualche stagione fa, sdoganato ed esplorato in tutte le sue possibilità commerciali, è passato anche il genderless, spazzato via da questa ritrovata voglia di individualità.
   

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