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Secchiello e marsupio, borse d'autunno

Secchiello e marsupio, borse d'autunno

Miti e leggende da Etro e Versace con le Pegaso e Virtus bags

ROMA, 13 settembre 2019, 18:01

di Patrizia Vacalebri

ANSACheck

Milan Fashion Week Women 's Fall-Winter 2019/20: Max Mara - RIPRODUZIONE RISERVATA

Milan Fashion Week Women 's Fall-Winter 2019/20: Max Mara - RIPRODUZIONE RISERVATA
Milan Fashion Week Women 's Fall-Winter 2019/20: Max Mara - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il dilemma della scelta di una nuova borsa, spesso si scontra con l'idea di trovare una compagna di viaggio perfetta: glamour, leggera, funzionale, adatta a tutte le occasioni. Prerogative che sovente mal si conciliano con le ultime tendenze. Eccoci quindi alle prese con i modelli di stagione, dalle shopping bag in colori inediti per l'inverno, come fucsia, arancio, giallo e azzurro, alle mini o maxi tracolle, dalle clutch alle tote bag, fino agli zaini, tra borse in eco-piuma o in eco-fur. Ma le novità in realtà sono due graditi ritorni, mutuati direttamente dagli anni Settanta e Ottanta, decenni del loro massimo splendore: i secchielli e i marsupi. Poi c'è chi la borsa la lega a temi colti come Versace ed Etro che pensano a miti e leggende con la Virtus Bag e la Pegaso Bag. La borsa di Versace prende il nome dall'antica divinità romana simbolo di forza, coraggio e valore. Una V dorata in stile barocco, applicata al centro della borsa, emerge come richiamo all'eredità estetica del brand. La Virtus, realizzata in pelle di vitello, si declina in vari modelli, shopping, hand bag, a cintura, a spalla, clutch da sera, e in una ricca palette di colori che va dal turchese al giallo, dal fucsia al corallo. Etro lancia la Pegaso bag, ri-edizione di un modello iconico degli anni Ottanta, il cui nome trae ispirazione dal cavallo alato della mitologia greca, simbolo di Etro dal 1968. La bag combina la pelle di vitello con la tela Paisley, trattata con una speciale resina che la rende resistente e leggera. La fibbia metallica riproduce la silhouette di Pegaso. Abbandonati gli snobismi iniziali, il marsupio da qualche stagione è tornato ad essere una presenza costante nel guardaroba femminile. A cambiare è il modo di portarlo, almeno per adolescenti e infleuncer, che non lo legano in vita, ma lo sfoggiano a bandoliera. Inoltre cambia il mood del marsupio, come dimostrano le proposte lusso di Fendi e quelle unisex nel classico check di Burberry, fino all'animalier de L'Atelier du Sac. Il marsupio era fino a qualche tempo fa un accessorio considerato la massima espressione dell'ineleganza, più adatto al turista in gita all'estero. Perfino Armani ha ceduto al suo fascino con il suo uomo Emporio. Poi sono arrivati Michael Kors e Max Mara, che ne ha fatto due versioni, una in pelle stampata cocco e l'altra con doppie tasche. Così con il suo inatteso ritorno il marsupio si è accaparrato il titolo di must have.
Basta guardare le foto con Chiara Ferragni, Kendall Jenner e Gigi Hadid, in libera uscita e tocca rassegnarsi a comprare il marsupio anche alle figlie adolescenti, per le quali ci pensa Guess con una versione in nero e rosso. Il secchiello è invece un evergreen tornato alla ribalta da qualche stagione. Andava di moda negli anni della contestazione, nelle versioni cuoio o batik che si trovavano sulle bancarelle dei mercatini dell'usato. Portato sulla spalla fino all'usura era l'alternativa alla borsa di Tolfa. Ma le origini del secchiello non sono affatto proletarie e trovano radici in Francia, visto che da Louis Vuitton il cordone in cuoio che stringe l'estremità del secchiello monogram è perfettamente a quello che mister Vuitton realizzò nel 1932. In realtà, il fondatore della maison aveva creato la Noé bag per trasportare le bottiglie di champagne. Ne conteneva quattro in piedi e una a collo in giù al centro. Ma la storia del secchiello, o bucket bag come lo chiamano gli inglesi, potrebbero essere anche italiane, visto che negli anni Trenta anche Elsa Schiapparelli e Gucci avevano proposto i primi modelli a secchiello per signora, in pelle, anche se il vero successo di questa borsa arrivava ancora una volta con il francese Hermès che lo propose al 100% in pelle trasformandolo nella borsa a cilindro più copiata di tutti i tempi.

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