A Pitti Uomo 96 si avverte una certa nostalgia della moda degli anni Novanta, ripresa anche nella romantica collezione di Givenchy firmata da Clare Waight Keller ispirata a Baudelaire - soprattutto nella linea delle giacche tre bottoni e le spalle pronunciate - che ha sfilato nel secondo giorno della manifestazione fiorentina a Villa Palmieri, ma anche nelle proposte di MSGM, marchio disegnato da Massimo Giorgetti che ha presentato i suoi vestiti destrutturati e i completi a base di bermuda e giacche a stampe animalier o floreali. Gli anni Novanta, ricordati come il decennio del glamour e dell'esplosione delle griffe anche con la sfilata kolossal dei '90 anni di LuisaViaRoma a Firenze, riportano indietro nel tempo a un mood che ripensa al periodo al romanticismo del grunge, con le sue giacche decostruite e suoi fiori, a precedere l'avvento della globalizzazione, nata come reazione all'edonismo reaganiano degli anni Ottanta.
Ma la moda maschile torna anche al mondo college statunitense con i suoi sport, sempre riletti in chiave anni Novanta. Con una nuova palette fatta di colori accesi, di rosa e azzurri, per un equilibrato mesh-up tra patch university, ricami, print graphic & tropical, animalier e stemmi. La field jacket si accosta a T-shirt minimali o decorate da motivi baseball, il denim spazia da storici lavaggi vintage a tele comfort. Al jeans si alternano pantaloni morbidi, camicie Oxford sotto maglie in cotone a costa inglese e T-shirt a stampa. Pied de poule, gessati, check e freschi di lana colorati vestono occasioni più formali, mentre popeline e baby corde leggerissime sono indispensabili. Camicie a quadri di suggestione grunge e denim shirt con toppe e rammendi si abbinano a 5 tasche effetto used, su modelli basket o mocassini rieditati. Per un look Alter ego dell'uomo conscious è quello sportivo che non compra un outfit, ma aggiorna il suo sistema: per sentirsi in ogni luogo come a casa propria e muoversi anche in città alla ricerca delle "high performance". Un guardaroba tributo alle passioni outdoor, sailing incluso. Punto di partenza, le performance dei tessuti tecnici e l'autenticità del workwear passato ad un filtro aggiornato. Capispalla nati da costruzioni tecniche in linea con le necessità causate dalle condizioni atmosferiche, accolgono soluzioni capaci di trasformare ogni sfida in un'opportunità. E dall'alpinismo arrivano funzionali lezioni di stile per trainers e trekking pants in tonalità desertiche, da sfoggiare anche sull'asfalto (Z Zegna). Ma anche in città c'è chi pensa a capospalla no season, come Ten C che propone quattro nuovi modelli che rappresentano un nuovo punto di vista della filosofia del brand, oltre ad una selezione dei suoi iconici modelli in una nuova palette di colori. I nuovi capi rappresentano l'idea essenziale, quasi minimalista, di quello che può essere un capospalla estivo. La drill jacket, il carcoat, la windshirt ed il core parka ognuno di loro è pensato per usi diversi, questi capi incarnano nuovi tipi di capospalla senza tempo. Tutti realizzati in tessuto tinto pezza che, sostituendo il processo del tinto capo, dona anche un aspetto più pulito ed essenziale alle nuove proposte. I capi continuativi di Ten C sono stati declinati in 4 nuove nuance di pastello acceso, particolarmente d'effetto nei toni polverosi, ancora più materici grazie al processo di tintura del jersey originale giapponese. In linea con la filosofia del brand di capi all season, queste nuove proposte posso essere mixate con interni dai diversi pesi, colori e modelli. Da Tmb i pantaloni ampi con coulisse in vita ed elastico alla caviglia hanno un'allure sporty chic in linea con i trend del momento, la T-shirt o la polo al posto della classica camicia, la scarpa stringata che lascia il passo alla sneaker.