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Gianna Nannini, il sangiovese è rock

Gianna Nannini, il sangiovese è rock

Viticoltrice dal 2006, titolare della Certosa di Belriguardo, "così mi riconnetto alle mia infanzia"

20 marzo 2022, 19:52

di Alessandra Magliaro

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Gianna Nannini - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gianna Nannini - RIPRODUZIONE RISERVATA
Gianna Nannini - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'ultima è La Rossa, poi ci sono Baccano, Inno, Rosso di clausura.. tutti nomi con una storia ricca di aneddoti, è così un po' per gioco, un po' per nostalgia che Gianna Nannini etichetta i suoi vini. La cantante è viticoltrice dal 2006 e la passione che ci mette non è poi così lontana da quella per la musica, come lei stessa ammette. Il vino, come pure l'olio, la fattoria sono la sua connessione con la natura certo, la terra e anche con le sue origini. La rocker senese è titolare della Certosa di Belriguardo, azienda agricola di famiglia diventata tutta sua 16 anni fa, 75 ettari di cui 8 coltivati a vigneto nel cuore del distretto del Chianti dei Colli Senesi sulle morbide colline ad una manciata di km da Siena, tutti dedicati al sangiovese, interamente potati e vendemmiati a mano ed attualmente in conversione biologica dopo aver abbandonato l’utilizzo di concimi di sintesi e diserbanti. Da sempre patrimonio della famiglia Nannini, storico nome senese, la Certosa venne costruita nel 1348 da monaci che si insediarono nella zona ed iniziarono a produrre vino a partire dal XVI secolo d.C. ed ora è considerata tra le più interessanti aziende della zona, con vigne belle e curate come un giardino" grazie anche all'aiuto di vinificatori esperti e qualificati, come Francesco Ducci e Renzo Cotarella, "perchè fare vino è come fare rock, un lavoro di squadra".
Nannini, testimonial dell'evento PrimAnteprima 2022, la giornata inaugurale della Settimana delle Anteprime di Toscana promossa da Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze e da Fondazione Sistema Toscana, racconta con il solito mix di ironia e grinta: "Il mio è un legame non improvvisato, è una passione dell'infanzia quando da bambina partecipavo al rito della vendemmia che avveniva con i canti, si saliva sul trattore e poi si andava a schiacciare l'uva a piedi nudi e si beveva il mosto, che bontà. E le prime canzoni le scrivevo scappando con il motorino in mezzo alle zolle".
Ecco così che La Rossa ha fatto il suo debutto all'evento fiorentino nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio presentata dalla Nannini evocando la campagna: "io vivevo con Lucia Gobbi tutto il giorno, in questa casa colonica con i mezzadri, la rossa era la sua nonna, una pastora, un personaggio straordinario, vestita di nero che viveva lì. Ho voluto dedicare questo vino a lei e a quegli anni lontani in cui vivevo in campagna, quando avevo tra i 9 e i 12 anni".
Nannini, che abita a Londra con la figlia Penelope e la compagna Carla, è una fan del sangiovese: "il vino va a gusto, a me piace questo perchè sprigiona quel lato di cui tutti hanno paura: l'emozione. Durante il lockdown senza bere sarei morta, a me è servito per andare avanti e poi fa bene, è una prevenzione con tutto quel resveratrolo, l'antiossidante naturale che contiene, una tra le incredibili proprietà di questa uva, certo sempre bevendo in modiche quantità" ha aggiunto Nannini. Un'altro, Baccano, la dice lunga sin dal nome rock, come pure Inno, "il vino è condivisione, una bevanda che fa sentire amici", aggiunge appassionata. "Il primo vino è stato proprio Baccano, l’ho pensato per arrivare alle persone giovani, per essere solidali, per fare squadra, per condividere uno spirito. Adesso produciamo 5 rossi, La Rossa è il sesto. E poi c'è l'olio, poche bottiglie per cominciare, si chiama Penelope la bella, il nome lo ha dato proprio mia figlia".
L'agricoltura (ma non i lacci della Comunità europea "il nutriscore è un orrore, il bollino nero al vino per dire che è velenoso davvero non lo capisco") le sta dando grandi soddisfazioni: "facendola ho capito che ha una grande forza più della musica, è più collaborativa". I prossimi impegni? Il rock, con il tour nei teatri che dal 2021 è stato riprogrammato per il 2022 dal 1 aprile, e il super concerto allo stadio Artemio Franchi di Firenze il 28 maggio 2022 ("e pensare che quando da ragazza da Siena si scappava a Firenze mi sembra New York").

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